Buone nuove per i pensionati

Sono 2000 gli altoatesini che, nel 2017, hanno usufruito del contributo provinciale attivato per chi percepisce una pensione bassa (misura introdotta nel 2014). Ci sono tuttavia ancora persone che, per diverse ragioni, non richiedono questo sostegno. A questo la giunta provinciale vuole porre rimedio e ha deliberato recentemente l’aumento dell’importo del contributo e anche l'aumento dell’importo netto annuo che rientra nel contributo stesso, in modo da allargare il numero degli aventi diritto. “In questo modo, sempre nell’ambito di quanto previsto dalle norme nazionali e dall’INPS, si vuole venire incontro ai pensionati altoatesini che percepiscono una pensione bassa e hanno obiettive difficoltà economiche. Attraverso una capillare campagna di sensibilizzazione, che coinvolgerà anche i sindacati dei pensionati, attraverso i rispettivi Patronati, vogliamo raggiungere ed informare tutti coloro che hanno diritto a queste misure di sostegno sociale”, ha detto l’assessora competente Martha Stocker che oggi (8 giugno), insieme al direttore della Ripartizione politiche sociali, Luca Critelli, e ai responsabili delle organizzazioni sindacali dei pensionati, ha presentato il contenuto di queste misure.
Cosa cambia
La giunta ha deciso di abbassare da 70 a 65 anni l’età di coloro che percepiscono una pensione bassa e hanno quindi diritto ad un contributo maggiorato per le spese d’affitto e accessorie per l’alloggio. E ancora: l’importo complessivo massimo delle entrate nette da pensione passa da un massimo di 7.800 euro (650 euro mensili) a 9.000 euro all'anno (750 euro mensili), mentre egli importi delle prestazioni rispettivamente di 150/170/185 euro mensili sinora previsti vengono aumentati sono ad un massimo di 200 euro al mese. “Le novità – riferisce Critelli - partono da luglio 2018. Le domande vanno presentate al Distretto sociale di riferimento e le prime potranno essere inoltrate a partire dal prossimo 21 giugno. La presentazione di una domanda è possibile in ogni momento”.
I pensionati che non hanno i requisiti per l‘importo maggiorato, ma che dispongono comunque di un reddito basso, possono rivolgersi al Distretto sociale per verificare il diritto al normale contributo per i costi accessori, leggermente più basso (fino ad un reddito di circa 1.090 euro mensili per persone singole; fino a circa 1.420 euro mensili per coppie). Qualora la persona viva in affitto da privati, può essere richiesto un contributo al canone di locazione (fino ad un reddito di circa 1.330 euro mensili per persone singole; fino a circa 1.740 eirp mensili per coppie). Questo contributo può essere richiesto al Distretto sociale nel quadro della stessa domanda.
Helmuth Renzler, leader degli Arbeitnehmer della Svp, si dice lieto di questo miglioramento della situazione finanziaria di molti pensionati in Alto Adige ricordando che “durante la crisi finanziaria la politica ha preso provvedimenti per evitare che le aziende avessero difficoltà nella loro attività e che molte persone perdessero il lavoro”. Renzler fa tuttavia notare che questa è solo una delle misure che dovranno essere messe in campo negli anni a venire, un primo passo nella giusta direzione ma occorre fare di più.
Warum erst 2018 solche
Warum erst 2018 solche Massnahmen und nicht 2013 wie von EUCH SVPLERN VOR den Wahlen damals versprochen?????
Ach ja wir stehen kurz vor den nächsten Wahlen,diese Tricks werden euch auch nicht mehr retten,ihr habt zu viel an Glaubwürdigkeit und Ehrlichkeit VERLOREN!