“Questi concorsi non bastano”
“La scuola italiana stabilizzerà 115 insegnanti”. L’annuncio dato sabato scorso da Giuliano Vettorato, assessore alla scuola in lingua italiana, ufficializza le novità che erano nell’aria per la complessa situazione del reclutamento dei docenti. La “macchina”, precisa la Provincia di Bolzano, si mette in moto a fine giugno con le prove scritte per il concorso di tedesco-seconda lingua e l’abilitazione per il sostegno linguistico (34 e 15 posti), poi con il concorso “ordinario” per la scuola secondaria (22 posti) e quello “straordinario” (44 posti) in parallelo al bando nazionale. Ma l’ordine di priorità e l’entità stessa delle iniziative a livello locale non piacciono al coordinamento dei precari storici della scuola italiana: il gruppo, di cui fa parte un insegnante che è anche attivista M5s (Filomena Nuzzo), ritiene le misure insufficienti per assorbire tutti gli insegnanti da anni in attesa di una stabilizzazione.
I docenti di tedesco
Vettorato fa il punto della situazione sui posti di ruolo che verranno assegnati ai docenti nel prossimo biennio attraverso concorsi. In un momento che cade tra la fine dell’anno scolastico 2019/2020 - profondamente segnato dal coronavirus - e la riapertura della scuola a settembre, con tutte le incognite che si stanno provando a risolvere a livello nazionale.
Ecco il programma. A fine giugno, comunica la Provincia, si svolgeranno le prove scritte per il concorso di tedesco seconda lingua nella scuola secondaria e per la procedura di abilitazione per il sostegno linguistico A023ter, rispettivamente per 34 e 15 posti, al fine di consentire la conclusione delle stesse procedure prima dell’avvio del prossimo anno scolastico.
Ordinario e straordinario, 22 e 44 posti
Inoltre, l’Intendenza scolastica italiana pubblicherà a breve il bando di concorso “ordinario” per la scuola secondaria per complessivi 22 posti. Il concorso “straordinario” per il ruolo nella scuola secondaria per 44 posti, verrà invece pubblicato “non appena sarà possibile partecipare all’analogo bando ministeriale”.
C’è infine il concorso “straordinario” ai soli fini abilitanti, che “non verrà bandito dalla Provincia di Bolzano”. L’assessore precisa che sono stati avviati i primi contatti con il ministero dell’istruzione, affinché i docenti che decidano di partecipare al bando nazionale e che sono iscritti nelle graduatorie d’istituto altoatesine possano completare il percorso previsto per il conseguimento dell’abilitazione anche presso le istituzioni scolastiche a carattere statale in lingua italiana.
Precari contro: così non ci aiutate
Inutile dire che quanto annunciato da Vettorato non piace al coordinamento dei precari. In una nota sottoscritta dal portavoce Enrico Palazzi e dalle insegnanti Filomena Nuzzo (esponente M5s, forza politica che esprime la ministra dell’istruzione Lucia Azzolina) e Simona Fermanelli, il gruppo “rileva la totale insufficienza delle misure annunciate”. “Tali misure sono di portata molto inferiore a quelle adottate dal governo nazionale, in quanto la Provincia, anteponendo il concorso ordinario a quello straordinario, costringe i docenti precari ad una prova più sfavorevole a cui molti non potranno neppure partecipare, in quanto non in possesso dei prescritti 24 crediti formativi, che richiedono ulteriori tempo e denaro per essere acquisiti. Risulta molto difficile capire perché, poi, la Provincia, anziché cercare accordi, per far sì che i docenti precari possano partecipare al concorso straordinario per l’abilitazione, non lo organizzi in loco”.
Segue la polemica sui posti assegnati ai docenti di tedesco. “Va segnalato che, dei 115 posti messi a disposizione dall’Intendenza italiana, il 42% è per insegnanti che nulla hanno a che vedere con il precariato italiano, ossia per per gli insegnanti del gruppo tedesco (34 posti per tedesco L2) e per gli insegnanti dei centri linguistici che non hanno mai insegnato in una scuola e per i quali si è voluto creare una materia di insegnamento ad hoc (15 posti per sostegno linguistico)”.
Lega altoatesina nel mirino
Il coordinamento infine prende di mira la Lega altoatesina di cui Vettorato è esponente di punta: “Mentre la Lega nazionale si è schierata, sin dalla prima ora, a fianco dei docenti precari, la Lega locale continua ad ostacolarne le legittime aspirazioni: nessun piano di assunzione per i precari storici, nessuna stabilizzazione per tutti i docenti con più di 36 mesi di servizio. È ancora una volta evidente che la scuola italiana risente dei diktat della Svp: per i soli docenti dei gruppi tedesco e ladino, infatti, le prospettive di carriera sono chiare. Mentre nella scuola tedesca e ladina il problema non esiste, per la scuola italiana invece il precariato è una piaga e una vergogna, ancor più per una Provincia dai bilanci favolosi e che dice di essere all’avanguardia nella difesa dei diritti. Ma le nostre iniziative - conclude il coordinamento - non si fermano”.