Chronicle | Tunnel del Brennero

“Vogliamo più sicurezza”

BBT, sciopero dei lavoratori. La Fillea/Cgil: “Incidenti nelle ultime ore, rischiate gravi conseguenze”. Intanto la Procura di Trento ha aperto un’inchiesta sugli appalti
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Foto: BBT SE

Oggi (8 giugno) i lavoratori del tunnel del Brennero incrociano le braccia. Ad annunciarlo è la Fillea/Cgil riferendo che nelle ultime ore si sono succeduti degli incidenti che hanno determinato l’infortunio di un operaio, ma che avrebbero potuto avere ricadute ancora più gravi. “Riteniamo questi fatti inaccettabili, insieme a numerose altre problematiche riguardanti salute e sicurezza del cantiere che più volte abbiamo segnalato ad azienda e committente”, dicono i segretari Irmgard Gamper della Fillea di Bolzano e Marco Nardini della Fillea di Belluno.

Riteniamo questi fatti inaccettabili, insieme a numerose altre problematiche riguardanti salute e sicurezza del cantiere che più volte abbiamo segnalato ad azienda e committente

Questo il motivo alla base dello sciopero odierno di 8 ore per tutti i lavoratori impegnati nel cantiere (8 ore per turno, a partire dalle 6 di stamani e che durerà tutto il giorno per i lavoratori giornalieri). Il fine è quello di ottenere la puntuale applicazione delle misure volte a tutelare salute e sicurezza delle maestranze in tutte le lavorazioni. “Ci attiveremo inoltre nelle prossime ore per chiedere l’immediata convocazione del tavolo alla Prefettura previsto dal protocollo di legalità, al fine di rappresentare le criticità emerse a tutti i soggetti coinvolti nella realizzazione dell’opera e alle autorità preposte al controllo - si legge nella nota diffusa dai sindacalisti -. Rivendichiamo l’applicazione di tutte le misure utili a tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori impegnati nell’opera”.

Ancora a proposito di BBT, la Procura di Trento ha aperto un’inchiesta su presunte irregolarità negli appalti per i lavori del tunnel del Brennero e di altre opere pubbliche: lo svincolo stradale di Trento nord, il ponte in val Nambrone e la messa in sicurezza del viadotto di Gardolo. Le indagini, condotte dalla guardia di finanza, sono coordinate dai pm Davide Ognibene e Carmine Russo che stanno seguendo varie piste: turbata libertà degli incanti, truffa, falsità materiale, peculato e rivelazione del segreto d’ufficio. Ci sarebbero già 8 indagati, fra cui l’ingegnere altoatesino Konrad Bergmeister, ex amministratore di nomina austriaca della società Bbt se. Nei suoi confronti l’ipotesi di reato è di turbativa d’asta.