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Sempre più anziani in difficoltà

Aumentano le richieste di aiuto per far fronte a spese e bollette. Il Sindacato dei pensionati Cgil/Agb: "Convocare urgentemente un tavolo tra politica e parti sociali"
Anziani
Foto: upi

Gli sportelli del Sindacato dei pensionati Spi/Cgil sono sempre più affollati. A sottolinearlo è la referente Gabriella Bisacco che denuncia come sempre più anziani stiano chiedendo aiuto perché in difficoltà a far quadrare i conti a fine mese, sia per pagare le bollette sia  per la spesa al supermercato.
La sindacalista fa inoltre notare come la forbice sociale si stia allargando, dal momento che la nuova platea riguarda soprattutto persone appartenenti al ceto medio-basso: “Queste persone non hanno mai vissuto certe esperienze e per questo motivo si vergognano ancora di più a chiedere aiuto alla mano pubblica -. spiega Bisacco -. Noi ovviamente le consigliamo e indirizziamo verso le strutture che erogano gli aiuti, eventualmente anche supportandole nella compilazione delle pratiche”.


​​​​​​​Con un’inflazione che ormai rasenta le due cifre percentuali, il problema è destinato ad acuirsi nei prossimi mesi. Per far fronte alle difficoltà, la categoria dei pensionati chiede interventi strutturali così come aiuti una tantum, soprattutto per quanto riguarda l’aumento dei salari e delle pensioni, ormai indispensabile soprattutto in quei settori dove gli stipendi sono fermi da tempo e totalmente asincroni con il costo della vita.
Per il segretario generale del sindacato dei pensionati, Alfred Ebner, l’unica soluzione possibile è mettere in campo oggi tutte le misure per evitare che in futuro sempre più persone cadano nella povertà relativa. A tal proposito il sindacato chiede la convocazione urgente di un tavolo tra politica, parti sociali, consumatori e associazioni impegnate contro la povertà.

 

“Per gli anziani solo la mano pubblica può attenuare i problemi di chi vive in povertà - sottolinea Ebner -. La Provincia è impegnata con aiuti sociali ed elargizioni, ma si tratta di interventi temporanei che non risolvono la questione di fondo. Servono invece misure sul lungo periodo e nuovi approcci”.
 

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Gianguido Piani Mon, 08/08/2022 - 19:49

Strano. A giudicare dalle proposte sull'Italia digitale e sui nuovi biglietti dei trasporti pubblici solo su smartphone si e' portati a credere che anche gli ultraottantenni marcino a forza di SPID, cartelle cliniche digitali, PagoPA, remote banking, acquisti online...
Oltre che ad affrontare seriamente il problema della poverta' occorrerebbe considerare anche quello dell'usabilita' dell'infrastruttura pubblica, digitale e non. Tra l'altro per fare sentito meno tagliato fuori chi non puo' avere accesso a tecnologie sempre piu' avanzate.

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