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L’esclusione dedicata a te

Il Governo Meloni prima decide chi sono i poveri da aiutare e poi li priva dei sostegni. A Bolzano 4.122 famiglie aventi diritto non riceveranno la nuova social card.
Lollobrigida Governo Meloni carta dedicata a te
Foto: governo.it

Nelle scorse settimane il Comune di Bolzano ha inviato 1.174 raccomandate destinate ad altrettante famiglie del capoluogo. Al loro interno, i codici per l'attivazione della carta "Dedicata a te", la discussa misura introdotta recentemente dal Governo Meloni, concretizzata in una carta acquisti per beni di prima necessità, per far fronte al cosiddetto caro-carrello.

Il programma è stato presentato dal Governo le scorse settimane. Sebbene la Presidente del consiglio, Giorgia Meloni, in un videomessaggio pubblicato tre giorni fa, abbia ribadito la sua attenzione verso le fasce più deboli della popolazione, la misura sta mostrando tutte le sue crepe ancora prima di essere erogata completamente. 

Il videomessaggio di Giorgia Meloni a sostegno della carta "Dedicata a te": La realtà si è rivelata ben diversa dai proclami di Governo

 

Gli esclusi degli esclusi 

 

Il budget limitato (500 milioni di euro totali, di cui 382,50 euro destinati alle singole famiglie beneficiarie) e il carattere una tantum della misura ha portato l’opposizione a definire la carta "Dedicata a te" un’autentica elemosina di stato.

A poter accedere al bonus saranno solo i nuclei famigliari con un Isee inferiore a 15.000 euro, che non ricevono già altri tipi di prestazioni e composti da almeno tre persone, dando priorità alle famiglie più numerose, con figli più piccoli e con un reddito più basso. Secondo le dichiarazioni della stessa Premier e dei ministri Giancarlo Giorgetti e Francesco Lollobrigida, il programma coinvolgerebbe fino a 1,3 milioni di cittadini. Tuttavia considerando che il bonus sarà assegnato su base familiare e non individuale, i 382,50 euro saranno da dividere tra tutti i membri della famiglia beneficiaria.

La Campagna di comunicazione “Dedicata a te”: Il bonus introdotto dal Governo Meloni si è dimostrato in breve tempo escludente e limitante 

 

La misura esclude una folta categoria di soggetti, come persone anziane sole (o conviventi con altri anziani), ma anche di prodotti acquistabili, limitandosi ad alcuni fondamentali beni di prima necessità ed escludendo i farmaci.

L’identificazione della platea è avvenuta automaticamente attraverso le banche dati Inps e l’anagrafe dei residenti ma, a dispetto della martellante propaganda, i beneficiari effettivi sono molti meno di quelli aventi diritto. Solo nel comune di Bolzano, secondo i dati Inps, a fronte di 1.174 tessere assegnate, ben 4.122 famiglie non sono entrate in graduatoria pur rispettando tutti i (limitati) requisiti.

 

Una misura di facciata

 

Diversi osservatori hanno valutato la misura come il tentativo del Governo di smorzare le polemiche a seguito del drastico taglio del Reddito di cittadinanza e l’incresciosa distinzione tra poveri "meritevoli" e "occupabili", sulla base di criteri totalmente arbitrari tra cui l’età (inferiore ai 60 anni), disabilità e tipologia del nucleo familiare (presenza di figli minori) e che non prendono in considerazione il contesto socio economico di provenienza.

Secondo l'Ufficio parlamentare di bilancio, sono 400 mila le famiglie che verranno private del sostegno, circa la metà dei beneficiari totali, per un risparmio stimato di 2,7 miliardi di euro. L’ex ministro Andrea Orlando ha accusato il Governo di fare il gioco delle tre carte, sostenendo che il taglio (temporaneo) del cuneo fiscale verrà coperto dalla riduzione del Reddito di cittadinanza, togliendo i soldi ai poveri che verranno a loro volta imprigionati in contratti precari liberalizzati ulteriormente nel recente Decreto Lavoro.

 

Le ricadute sui territori

 

Con il crollo del potere d’acquisto a causa dall’inflazione e del mancato adeguamento dei salari, i poveri aumenteranno ulteriormente. Una volta suddiviso tra i territori e le amministrazioni, le misure introdotte dal Governo, totalmente inadatte a far fronte a una situazione di crisi strutturale, si sono rivelate poco più che briciole. Il Comune di Bolzano teme ora ulteriori pressioni sul welfare locale.

Andriollo, Juri
L'assessore comunale Juri Andriollo: "I ministri del Governo Meloni hanno accontentato meno della metà della platea che loro stessi avevano individuato".

 

“Il concetto è molto semplice: sono stati stanziati molti meno soldi di quelli che servivano e che sono stati promessi – sostiene l’assessore al Sociale per il comune di Bolzano, Juri Andriollo –.  Ci aspettiamo che queste persone si rivolgeranno in misura maggiore al sistema locale, in altre parole ce ne dovremo occupare noi. Fortunatamente abbiamo una rete solida, come i mercati solidali ormai presenti in tutti i quartieri. Oltre a individuare requisiti stringenti che fissano cosa una persona può mangiare e cosa no, i ministri del Governo Meloni hanno accontentato meno della metà della platea che loro stessi avevano individuato. In pratica – conclude Andriollo – si distingue tra chi può permettersi un caffè e chi un cappuccino”. 

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alfred frei Tue, 08/08/2023 - 12:03

A seguito del drastico taglio del Reddito di cittadinanza Salvini inventa altri interventi sociali alternativi di alto contenuto educativo: ai rampolli che escono bevuti e drogati dalle balere viene riservato il servizio taxi gratuito. Secono voci che circolano per i poveri è allo studio il furto libero depanalizzato con il rimborso del danno ai derubati a carico dello stato. Sembra che il vaticano stia per raccogliere le carte per una futura santificazione del condottiero. Perchè no ?

Tue, 08/08/2023 - 12:03 Permalink