Politics | Il caso

Schlein sotto tiro

La vicepresidente dell’Emilia-Romagna offesa dal prof. Gervasoni. Messaggi di solidarietà anche da Bolzano, dove Schlein è intervenuta per sostenere la campagna dei Verdi
Elly Schlein
Foto: Twitter

Ma che è, n’omo?”, è questa la frase che Marco Gervasoni, docente ordinario di Storia contemporanea all’Università del Molise, ha riservato alla vicepresidente dell’Emilia-Romagna Elly Schlein in riferimento alla copertina che il settimanale l’Espresso le ha dedicato domenica scorsa, 6 settembre. Una frase, quella del professore - il cui campionario di trivialità è ormai noto alle cronache -, che ha innescato numerosi messaggi di solidarietà nei confronti dell’ex europarlamentare nonché relatrice esperta nella Riforma del Trattato di Dublino.

 

Fra gli interventi a difesa di Schlein quello del presidente di Regione Pd Stefano Bonaccini (“è semplicemente la vicepresidente di una bellissima regione che si chiama Emilia-Romagna, eletta dagli elettori e nominata dal sottoscritto”. E poi rivolgendosi al docente: “Lei è semplicemente, invece, un cialtrone”); della deputata Laura Boldrini; della senatrice Valeria Fedeli; della segretaria generale della Cisl Annamaria Furlan e a livello locale, fra gli altri, dell’assessora comunale dei Verdi Marialaura Lorenzini (“solidarietà a Elly Schlein. Questo Gervasoni è una persona incivile e così ignorante che faccio fatica a insultarlo come merita”) e di Nadia Mazzardis, del Comitato delle donne per il No al referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari. L’Ateneo molisano intanto ha preso le distanze dall’affermazione di Gervasoni invitando Schlein in sede per un incontro.

Missione elezione

 

Prima della polemica c’era stata la visita a Bolzano. La vicepresidente dell’Emilia Romagna ha fatto tappa domenica nel capoluogo altoatesino (ma anche a Laives e a Trento) per sostenere la campagna elettorale dei Verdi e il candidato sindaco della coalizione di centrosinistra Renzo Caramaschi, in vista delle comunali del 20 e 21 settembre. “Dalla pandemia l'Unione Europea esce rafforzata e ha messo all'ordine del giorno la lotta per il clima attraverso una coerente politica ecologica. Se me lo avessero detto cinque anni fa quando ero parlamentare europea non ci avrei mai creduto”, ha detto Schlein nel corso del suo intervento. “Per ogni territorio è importante adottare politiche concrete che uniscano la solidarietà e la lotta alle disuguaglianze con coerenti politiche ambientali: per questo sono a Bolzano a sostenere il centrosinistra e in particolare la lista di Verdi Grüne Verc con i quali collaboro da anni e apprezzo la loro carica ideale e il loro forte radicamento sul territorio”. E ancora: “Non ci sarà giustizia sociale senza ecologica e non ci sarà una svolta ecologica senza giustizia sociale”.

 

Un videomessaggio di sostegno agli ambientalisti è arrivato infine anche da Ska Keller, europarlamentare tedesca e capogruppo dei Verdi, e da Jamila Schäfer, vicepresidente del partito verde Bündnis 90/Die Grünen in Germania. “Tre giovani e coraggiose donne politiche unite nelle loro battaglie per i diritti e l'ecologia, per un incontro congiunto a Bolzano con i verdi bolzanini e le altre forze di centrosinistra. Un modo per aprire un corridoio/un ponte progressista ecologico dall'Europa all'Italia passando da Bolzano, città di confine e terra di Alexander Langer”, ha commentato la compagine verde locale.