Mascherine, Kompatscher tira dritto
Arno Kompatscher non cede. Ieri (7 ottobre) nel corso della Conferenza Stato Regioni il governatore dell’Alto Adige ha affermato in merito alla questione delle misure anti-Covid - potenziate dal nuovo dpcm e ritenute necessarie dopo l'impennata di contagi in Italia - che la legge provinciale in materia non è stata impugnata, dunque è in vigore e ha lo stesso rango di una legge nazionale.
Sul tema però interviene Luca Crisafulli, avvocato e membro della Commissione dei Sei e dei Dodici che dichiara: “L’obbligo di indossare le mascherine all’aperto quando si è in presenza di altre persone non è previsto da un nuovo dpcm, ma è stato inserito in un decreto legge che entra in vigore oggi. La differenza non è di poco conto perché il decreto legge è un atto normativo cogente che, come tale, dovrà essere osservato e fatto osservare in tutto il territorio nazionale”. Di contro Kompatscher ribadisce che le misure di contenimento previste dal nuovo dpcm - che proroga lo stato di emergenza per il Covid fino al 31 gennaio 2021 - in Provincia vengono già adottate.
La via altoatesina
La novità prevista dal decreto riguarda l’obbligo di indossare le mascherine “in tutti i luoghi all’aperto ad eccezione dei casi in cui sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento” da altre persone, in Provincia quest’obbligo c’è già, sotto il metro di distanza, ricorda il Landeshauptmann sottolineando che in quanto Provincia autonoma l’Alto Adige può decidere se recepire o meno il dpcm. Inoltre, come riporta il Corriere dell’Alto Adige, durante la riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza ieri mattina il presidente della Provincia si è appellato alle forze dell’ordine “affinché vengano incrementati i controlli sul rispetto del distanziamento e sull’uso delle mascherine, soprattutto nelle situazioni più rischiose, come sui mezzi di trasporto pubblico o in occasioni ricreative che possono favorire gli assembramenti, come le feste. Oltre ai controlli da parte delle forze dell’ordine - ha riferito Kompatscher - puntiamo molto anche sul senso civico della cittadinanza: a breve partirà una campagna di sensibilizzazione per far capire a tutti che bisogna tenere alta la guardia contro il coronavirus”.
Intanto, sempre nella giornata di ieri, il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Francesco Boccia ha annunciato che sarà riattivata la cabina di regia fra il governo e le Regioni per discutere le nuove misure contro il Covid-19 e sciogliere tutti i nodi:
In der Covid Krise zeigt sich
In der Covid Krise zeigt sich emblematisch, wie nationalistisch und zentralistisch das Italienische Establishment von Links bis Rechts eingestellt ist.
In reply to In der Covid Krise zeigt sich by Johannes A.
Ja. In Deutschland und
Ja. In Deutschland und Österreich versteht es sich von selbst, dass man Maßnahmen möglichst regional halten muss. Das ist effizient und bürgernah. In Italien muss man nach 150 Jahren gescheitertem Zentralismus immer noch um so was streiten.
Was einfach nur schade ist, denn diesem Land geht dadurch so viel Potential verloren...
Ja der Arno und seine muntere
Ja der Arno und seine muntere Pfadfinderbande machen freilich alles immer besser.
Trovo giusto adattare i
Trovo giusto adattare i provvedimenti alla situazione locale. Questa è anche la logica che ha seguito la scuola di Silandro. Pretendere per se stessi il diritto di autodeterminazione e allo stesso tempo negarlo agli altri, nonostante la motivazione sia la stessa, è una forma di narcisismo.