Culture | Video del venerdì

„Don't follow me“

Oggi allarghiamo un po’ l’orizzonte e ci spostiamo a Trento, dove la band The Rumpled ha appena pubblicato il loro nuovo singolo intitolato “Don’t follow me”. Ci aspettano Irish Folk, salti, sudore e tanta energia. Abbiamo sentito il loro cantante Marco Andrea Micheli.
The Rumpled
Foto: The Rumpled
The Rumpled - Don't follow me

 

Nati più di 6 anni fa come Seven Deadly Folks e dopo aver cambiato spesso formazione negli anni successivi, nel 2014 arriva il cambio di nome in The Rumpled Folk Band ed il gruppo trentino comincia un nuovo percorso.

 

Salto.bz: Come mai questo cambio di nome?

Marco Andrea Micheli, The Rumpled: Nel 2014, con l’arrivo di un nuovo batterista (Luca Degasperi) e il conseguente abbandono di Luca Rossi, uno dei fondatori degli allora Seven Deadly Folks, è stato necessario, nonché naturale, cambiare nome.
Diciamo che da quel momento, anche grazie all'inizio della collaborazione con Gianluca Amendolara (Black Dingo Productions), già impegnato con The Rumjacks, The Clan, Punkreas, Pornoriviste, Michael Pitt, Skruigners e molti altri, la band ha cominciato un nuovo percorso: abbiamo consolidato la line up introducendo la fisarmonica e abbandonando flauto e mandolino. Abbiamo iniziato a girare anche fuori regione suonando in tutto il centro-nord Italia nonché all’estero. Ma soprattutto abbiamo iniziato a lavorare seriamente alla composizione di brani inediti. Quindi si può dire che da quel momento la band è “rinata”.

 

Settimana scorsa è uscito il vostro primo singolo. Come sono state le riprese del video?

Fin da subito avevamo deciso di coinvolgere il nostro pubblico, volevamo che ci fosse. In fondo ricordiamo sempre che sono loro, con la carica ed energia che ci trasmettono durante i concerti, che ti danno la spinta per andare avanti.
Le riprese sono andate molto bene. Fabio e Roberto Gallina (Videocrazia) sono ottimi professionisti, hanno catturato nel video ciò che volevamo, ovvero l’atmosfera che si genera durante i nostri live: gente che balla, si diverte, si scatena, canta, urla… I nostri live sono questo. Ci piace sempre dire che il pubblico per noi non è semplice spettatore, è parte dell’esibizione. Cerchiamo sempre di creare feeling e sintonia con le persone, in qualsiasi contesto ci troviamo, dal grande festival alla sagra di paese, al piccolo pub. Il pubblico coinvolto in sfide, canti e cori, contribuisce direttamente, assieme a noi, alla resa dello spettacolo.

 

Ci piace sempre dire che il pubblico per noi non è semplice spettatore, è parte dell’esibizione. Cerchiamo sempre di creare feeling e sintonia con le persone, in qualsiasi contesto ci troviamo, dal grande festival alla sagra di paese, al piccolo pub. Il pubblico coinvolto in sfide, canti e cori, contribuisce direttamente, assieme a noi, alla resa dello spettacolo.

Quando esce il nuovo album?

“Don’t follow me” è il primo di due singoli che anticipano l’album in uscita a marzo 2018. Il secondo singolo “The Jig of Death” uscirà a febbraio 2018.

 

Cosa ci porterà il vostro 2018?

Sicuramente il nostro habitat naturale è il palco. Dopo tanto tempo passato in studio e in sala prove non vediamo l’ora di tornare a suonare live presentando la nuova scaletta. Il desiderio è quindi certamente quello di suonare il più possibile. Abbiamo già in calendario alcune date molto interessanti. Ad agosto 2017 abbiamo infatti ottenuto un importante riconoscimento vincendo l’European Celtic Contest organizzato all’interno del Montelago Celtic Festival. Questo ci permetterà di inserire nel tour 2018 i maggiori festival celtici d’Italia, compresi due concerti al Montelago Celtic Festival 2018. Siamo però solo all’inizio della programmazione…

 

 

 

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