Society | Positive Vibes

L'insegnante migliore del mondo

Il maestro indiano che salva le spose bambine: Ranjitsinh Disale è il vincitore del Global Teacher Prize 2020. Tra i finalisti anche un italiano.
Ranjitsinh Disale
Foto: upi

Ranjitsinh Disale, l’insegnante del piccolo villaggio di Paritewadi - nello stato indiano del Maharashtra - è stato nominato vincitore del prestigioso Global Teacher Prize 2020, un’onorificenza che serve a sottolineare l'importanza del ruolo degli educatori di tutto il mondo e che si concretizza con un premio di un milione di dollari assegnato annualmente a un insegnante distintosi particolarmente per il contributo eccezionale che è stato in grado di dare alla comunità attraverso la sua professione.


Disale arriva nella scuola elementare di Zilla Parishad nel 2009, un edificio allora fatiscente, situato tra una stalla e un magazzino. La maggior parte delle alunne proveniva da comunità tribali in cui la frequenza scolastica raggiungeva a stento il 2% soprattutto a causa dell’usanza radicata del matrimonio precoce. L’unione tra minori, spesso forzato, in India raggiunge infatti livelli altissimi: il 27% delle ragazze hanno contratto matrimonio prima dei 18 anni e il 7% prima dei 15, con una percentuale ancora maggiore (oltre il 50%) all’interno delle aree rurali.

Ma c’è chi, come Disale, è intenzionato a ribaltare la situazione riuscendo in pochi anni a rivoluzionare l’intero sistema di insegnamento a partire dalla traduzione dei libri di testo nella lingua tribale del villaggio - il Kannada - e riuscendo a incorporarli con un QR code per indirizzare gli studenti a poesie, audio, video e conferenze, creando così un’esperienza personalizzata rivolta anche alle esigenze speciali delle ragazze più marginalizzate. Grazie all’implementazione dell’insegnamento digitale, Ranjitsinh è riuscito a raggiungere oltre 85.000 studenti provenienti da 83 paesi attraverso queste lezioni virtuali, formando inoltre più di 16.000 insegnanti in tutto lo stato del Maharashtra sulle potenzialità della tecnologia applicata all'apprendimento.

Gli enormi sforzi e il costante dialogo con le comunità hanno fatto sì che in pochi anni il “maestro migliore del mondo” riuscisse in un’impresa da tutti ritenuta impossibile: il fenomeno dei matrimoni precoci del villaggio ha gradualmente subito un arresto e il 100% delle bambine frequenta regolarmente la scuola, recentemente premiata come la migliore del distretto dopo che l'85% dei suoi studenti sono riusciti ad ottenere il massimo dei voti agli esami annuali.

 

La lezione di Ranjitsinh non si limita alle quattro mura di una classe, ma permette agli studenti di utilizzare le loro conoscenze per affrontare le sfide che a cui il mondo reale li sottopone quotidianamente: dal problema della desertificazione, riuscendo a salvare 250 ettari di terreno alla costruzione di processi di pace tra i giovani nelle zone di conflitto, attraverso il suo progetto "Attraversiamo i confini" che collega giovani provenienti da India e Pakistan, Palestina e Israele, Iraq e Iran, USA e Corea del Nord.   

 

“Gli insegnanti sono gli artefici del cambiamento”


Il vincitore del Global Teacher Prize è stato annunciato lo scorso 3 dicembre nel corso di una cerimonia virtuale trasmessa in diretta dal Natural History Museum di Londra.
Durante il suo discorso, Ranjitsinh Disale ha ribadito l’intenzione di condividere metà del premio in denaro con gli altri nove colleghi arrivati in finale (un evento mai accaduto nei sei anni di storia del Global Teacher Prize), compreso Carlo Mazzone dell’istituto tecnico Lucarelli di Benevento,  l’unico docente italiano arrivato per la prima volta a sedere tra le fila dei finalisti.

 

“La pandemia COVID-19 ha messo a dura prova il mondo dell'istruzione, ma in questo momento difficile, gli insegnanti stanno facendo del loro meglio per assicurarsi che ogni studente abbia il diritto di ricevere una buona educazione - ha detto il vincitore durante la premiazione - . Gli insegnanti sono i veri artefici del cambiamento e per questo sono molto lieto di annunciare che dividerò il 50% del premio in parti uguali con i miei colleghi finalisti, così da sostenere il loro incredibile lavoro: la condivisione è crescita e credo che insieme riusciremo a cambiare questo mondo”.