Chronicle | Terrorismo

Tubaro: “Parigi è una città assediata”

L’ingegnere, musicista, autore di testi satirici e fotomontaggi Roberto Tubaro si trova in questi giorni a Parigi. Ecco la sua testimonianza.

Roberto Tubaro era a Disneyland vicino a Parigi quando mercoledì 7 gennaio ha avuto luogo l’eccidio di Charlie Hebdo. Lo abbiamo raggiunto per chiedergli come sta vivendo questa particolarissima vacanza. Ci ha parlato al telefono dal Louvre e ci ha raccontato la situazione dal suo punto di vista di turista per caso catapultato nell’emergenza terroristica. 

Roberto Tubaro, siete a conoscenza di quanto sta accadendo?
Sì, abbiamo saputo degli eventi avvenuti attraverso voci e frammenti di notizie. Al momento qui vicino al Louvre praticamente c’è un suono continuo di sirene. Proprio in questo momento stanno passando di fila 5 macchine della polizia. 

Qual è il clima che si respira per strada? La gente è preoccupata?
Ci sono militari e poliziotti un po’ ovunque. In quasi tutti i negozi e i musei si trovano appesi i manifesti con scritto #JeSuisCharlie. I negozi al momento sono aperti ma c’è poca gente in giro, così com’è stato ieri e anche nel giorno dell’attentato in cui tra l’altro iniziavano i saldi. 

Quando ha avuto luogo l’attentato a Charlie Hebdo dove vi trovavate?
Già dal giorno prima eravamo a Disneyland e ad un certo punto abbiamo cominciare a vedere dei soldati con fucili lunghi 1 metro e mezzo. Abbiamo subito capito che era successo qualcosa di grave. Ieri poi a mezzogiorno eravamo in metropolitana quando abbiamo sentito l’avviso che si sarebbe fermata in stazione per il minuto di silenzio. La gente secondo me è abbastanza preoccupata anche perché non si capisce bene cosa stia succedendo. In molti locali pubblici ci sono le televisioni accese con le ultime notizie che vengono trasmesse live e la gente segue lì.

Vi hanno chiamati da casa per sapere se stavate bene?
Sì, è successo quando eravamo a Disneyland. Ci hanno detto cosa era successo e ci siamo resi conto che ci trovavamo davvero in un mondo a parte. 

Non avete pensato di tornare a casa?
No. L’aereo ce l’abbiamo domenica. E’ vero anche che siamo davvero attorniati dalla polizia. Poi è anche vero che puoi sempre avere sfiga… Ieri quando siamo tornati a Parigi la metropolitana su cui eravamo è stata fermata alla Sorbonne e non facevano entrare più nessuno perché c’era stato un falso allarme bomba. Per fortuna eravamo appena scesi. 

I trasporti pubblici funzionano ancora?
Per una serie di coincidenze in realtà oggi ci stiamo spostando a piedi, quindi non so. 

Paura?
Io personalmente no, sono abbastanza ottimista. 

Roberto Tubaro è anche autore di fotomontaggi e gli è già capitato di coinvolgere anche Bin Laden nelle sue ‘creazioni’. Qual è stato il sentimento nell’apprendere quanto è successo ai colleghi vignettisti?
E’ stata la prima cosa a cui ho pensato quando ho saputo cosa era successo. Non ha nessun senso in nessun caso. L’ho già scritto anche su Facebook: personalmente da qua appoggio totalmente Charlie Hebdo e in generale tutti i tipi di diritti di espressione senza esclusione alcuna!