Politics | L'intesa

L’era dei buoni propositi

Nel segno della concordia Svp e Lega presentano il programma di governo definitivo. Achammer: “Con il lavoro convinceremo gli scettici”. Critiche Pd, Vettori contrattacca
Svp-Lega
Foto: SVP

“Insieme”, è questa la parola ripetuta a più riprese da Philipp Achammer nel presentare oggi (9 gennaio) nel foyer del consiglio provinciale, di concerto con la Lega, l’accordo sul programma di governo - nella sua stesura finale -, base sulla quale si formerà la nuova giunta provinciale. “Insieme abbiamo stilato il programma, insieme lavoreremo per i prossimi 5 anni cercando di convincere quelli che giudicano questa giunta con scetticismo”, sottolinea l’Obmann della Svp nel tentativo di spegnere le polemiche riguardo il presunto ruolo di comparsa della Lega nella trattativa e nella delineazione dei punti del programma.

Il leitmotiv è l’autonomia (e il suo rafforzamento) che insieme all’amore per il territorio è ciò che più accomuna le due forze politiche, puntualizza Massimo Bessone che con calibrata diplomazia istituzionale dichiara: “Basta parlare di italiani, tedeschi e ladini, vorrei che ci fosse sempre più armonia fra i gruppi linguistici e in questo senso dobbiamo anche poter integrare tutti quei migranti che si impegnano e lavorano bene”. E di integrazione parla anche Carlo Vettori tornando sulla necessità di limitare la presenza dei bambini stranieri nelle classi per non far restare indietro gli altri studenti sul programma scolastico. “Al di là dei grandi proclami sulla scuola plurilingue - aggiunge il consigliere provinciale -, bisogna dare strumenti più concreti ai ragazzi per poter imparare la seconda lingua”. Chi vivrà vedrà (come). 

Gli alfieri di Svp e Lega, fra sorrisi e cenni d’intesa, snocciolano poi a turno i vari punti del programma, 10 in tutto, e citano le sfide da affrontare, dall’adeguamento dei salari al costo della vita al fenomeno migratorio. “Purché si legga bene il programma prima di commentare”, ammonisce Kompatscher. E tra le righe il rimbrotto è a chi, dal fronte dell’opposizione, ha criticato, nello specifico, la poca considerazione riservata nelle quasi 60 pagine dell’accordo ai centri urbani.

 

Vettori vs. Pd

 

“Ai detrattori che bollano il programma come ‘generico’, dico che alle città abbiamo dedicato attenzione assoluto, cito a titolo di esempio la volontà di istituire le commissioni permanenti espressamente dedicate alle aree metropolitane, perciò chi dice il contrario mente sapendo di mentire”, attacca Vettori. Chiamati in causa sono il consigliere provinciale del Pd Sandro Repetto e il segretario provinciale dem Alessandro Huber che hanno puntato il dito sui presunti scarsi passaggi dell’Agenda Bolzano nel documento.

Sono 25 anni che il capoluogo attende le grandi opere e cosa si è fatto finora? Chi c'era al governo prima della Lega? Se lo stesso sindaco Caramaschi non ha avuto da ridire sul programma per quel che riguarda il capitolo bolzanino mi pare chiaro allora che quello del Pd è solo uno sgambetto ideologico”, così Vettori che poi taglia corto: “Questo è il programma più concreto che si sia mai visto in tutte queste legislature, programma che, voglio ricordare, è stato portato avanti congiuntamente ed equamente sia dalla Svp che dalla Lega”. Domani i 4 consiglieri provinciali leghisti saranno a Roma per ricevere l’ultima benedizione sull’accordo dal leader maximo Matteo Salvini e a quel punto dovrebbe essere anche comunicata la decisione sui nomi dei due assessori del Carroccio.