"Troppi bimbi devono lasciare lo sport"
Un fondo comunale per aiutare le famiglie che ne hanno bisogno a pagare le rette delle società sportive. Ci lavora l’assessore al sociale Juri Andriollo, cogliendo uno spunto e una bozza di progetto buttata giù dal leader dell’opposizione di centrodestra ed ex candidato sindaco, Roberto Zanin. Il progetto è complesso, non è facilissimo stabilire i criteri di assegnazione e fare in modo che i fondi vadano a chi ne ha realmente bisogno, ma Andriollo si dice intenzionato ad andare oltre gli annunci e a creare un progetto stabile nel tempo.
“Quello dell’abbandono dello sport – osserva Zanin – è un fenomeno diffuso e preoccupante. Ne ho testimonianza diretta per i rapporti che ho con la associazione Virtus Bolzano che si occupa di calcio e che ha un vivaio di circa 280 ragazzi (esclusa la prima squadra e la Juniores i cui componenti ovviamente non pagano retta). Riporto questo esempio solo perché è quello che meglio conosco. La retta annuale per i ragazzi ammonta a 300 euro. Circa il 10% dei giovani quest’anno non è stato in grado di pagare il dovuto. Solo nella Virtus Bolzano 25 bambini non avrebbero potuto continuare a fare sport per motivi economici con danni sociali facilmente immaginabili. Hanno potuto proseguire per scelta della società che si è fatta carico delle minori entrate”.
Zanin ha quindi elaborato un progetto tarato sul più praticato degli sport, il calcio, da cui proviene, ma Andriollo è intenzionato a fare un discorso più ampio. “Come assessore – spiega – parto dall’importanza dello sport per la salute di tutti, e chi impara a praticarlo da bambino in genere continua. In questo senso quello allo sport, e più in generale al movimento, è un diritto dei cittadini. Il calcio svolge un ruolo importante ma vogliamo estendere il discorso a tutti gli sport, individuali e di squadra, e realizzare un progetto che si regga nel tempo. Ci vorrà ancora qualche mese per definirlo in tutti gli aspetti”. Al di là della questione specifica, l’obiettivo di Andriollo è poi “di portare avanti una serie di azioni per comunicare che lo sport non è solo agonismo e competizione, ma fornisce un contributo decisivo per condurre una vita sana, dalla gioventù fino alla terza età. Vorrei anche rilanciare il Festival dello sport e coinvolgere le società sportive”.
I dati elencati da Zanin nella sua bozza di progetto sono piuttosto interessanti. “Nel caso della Virtus – ha scritto l’ex candidato sindaco di Oltre nel documento prodotto per la commissione consiliare attività sociali e sport - non succede che i bambini siano esclusi. La società si fa carico del mancato versamento delle quote ma ciò non è corretto, e, soprattutto, non avviene in molti altri casi. Il costo per la associazione in questo caso è di circa 6.000 euro annui solo di quote. Bisogna anche valutare che 25 ragazzi sono due squadre che hanno 4 allenatori e che vanno portati in giro per la Provincia per 9 mesi all’anno. Considerate che abbiamo approvato un contributo di 9.000 euro complessivi per la Virtus quest’anno”.
Se sono 25 i bambini in difficoltà solo nella Virtus, è il ragionamento di Zanin, la stessa percentuale è ipotizzabile per le altre società. A Bolzano esistono sette società di calcio che si occupano di giovani ed hanno in tutto ben 1.433 iscritti. Ecco la lista completa.
“Qualora riportassimo per difetto l’esempio Virtus ed ipotizzassimo di quantificare nell’8 per cento il fenomeno di abbandono dello sport arriveremmo ad un numero pari a 114 ragazzi che quest’anno dovrebbero abbandonare per motivi economici. 114 solo nel calcio”, dice Zanin.
Il consigliere di Oltre ha poi fatto delle ipotesi a spanne, ma è difficile immaginare quanti siano i tesserati in tutte le discipline. Migliaia, sicuramente. E quindi per sostenere tutti in modo equo ci vorranno decine di migliaia di euro, forse con una “card” di un valore pari a 250-300 euro o con altri tipi di contributi. Il leader dell’opposizione in Comune ha anche ipotizzato un possibile contributo di varie aziende e auspicato di arrivare ad una mozione firmata da tutti i gruppi consiliari. Ma qui si va troppo in là nel tempo. Il progetto è ancora in fase embrionale. “L’idea – conclude Andriollo – è buona ed in linea con i nostri programmi e la nostra visione. Per cui faremo il possibile per strutturare al meglio il progetto nei prossimi mesi e venire incontro alle esigenze dei cittadini”.
Progetto veramente
Progetto veramente interessante e lungimirante, complimenti!!!
Mi permetto di segnalare che man mano che ci si allontana dai verdi prati del Talvera e ci si dirige verso l'ampia zona popolare attraversata da via Resia il problema si acuisce di molto. Tale zona comprende le maggiori aree di espansione abitativa di Bolzano (Firmian, Casanova, Druso est ed ovest) e quindi un bacino di bambini e ragazzi significativo.
Una volta trovati e stanziati i fondi sarebbe forse sensato rivolgersi all'Azienda Servizi Sociali del Comune di Bolzano che ben conosce le situazioni di difficoltà di molte famiglie bolzanine.