IMI, stangata seconde case: 2,5%
      Le prossime due sedute della Commissione finanze del Comune saranno dedicate alle modifiche al regolamento per l'applicazione dell'IMI ed alle conseguenti variazioni di aliqquote e detrazioni, in attuazione della Legge Provinciale nr.3 del 2022 “Disciplina degli alloggi sfitti e altre disposizioni in materia di imposta municipale immobiliare (IMI)”, tramite la quale sono state introdotte diverse modifiche alla normativa IMI.
Il Comune di Bolzano ha, in linea di massima, confermato gli aumenti minimi previsti. L’aliquota ordinaria sarà pari all’1,00%; lo 0,90% per le abitazioni in uso gratuito ai parenti e per quelle locate esclusivamente a fini abitativi in base un contratto di locazione registrato; il 2,5% come aliquota maggiorata per le abitazioni tenute a disposizione e per le aree fabbricabili qualora il valore di mercato sia superiore a 700.000 Euro; lo 0,56% per i fabbricati utilizzati prevalentemente per l’attività di affittacamere ed appartamenti ammobiliati per ferie (grado di utilizzazione minima del 40%); lo 0,3% per i fabbricati utilizzati ad uso agrituristico.
La detrazione per l'abitazione principale e relative pertinenze sarà pari a 902,35 euro. Le nuove aliquote maggiorate rappresentano “una nuova tassa sulla casa” che andrà ad incidere “sui risparmi degli italiani”, osserva il consigliere comunale della Civica per Bolzano, Claudio Della Ratta. "Non ci sarebbe null’altro d’aggiungere se non che questa legge prima di tutto non risponde alle difficoltà che incontrano i proprietari di abitazione nei casi in cui hanno necessità di tornare in possesso del loro alloggio, viste ad esempio le continue proroghe al blocco degli sfratti (ma non solo), che è uno dei motivi che ostacolano l’affitto", afferma. In secondo luogo parifica i grandi proprietari edilizi ai piccoli investitori o peggio ai singoli proprietari di seconda casa. "Le seconde case non sono sempre un indice di ricchezza, ma spesso abitazioni ereditate dalla famiglia e mantenute, anche con sacrifici economici, in continuità affettiva con quanto in essere. Rappresentano anche il più delle volte un faticoso investimento fatto per uscire dalle ristrettezze delle città e trascorrere fine settimana o periodi di vacanze in località maggiormente accoglienti o più congeniali. Rappresentano sempre più frequentemente un traguardo per gli anziani ove trascorrere parte della vecchiaia, ottenuto con i risparmi di una vita. Quindi tassare le seconde case sarebbe spesso iniquo perché significherebbe tassare il risparmio", afferma Della Ratta. Paradossale inoltre, conclude, l’incongruenza di veder applicata l’aliquota maggiorata per le (seconde) case vacanza a disposizione dei proprietari (2,5%) e le case vacanza affittate per ferie (0,56%).
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