Chronicle | Coronavirus

“Regole o l’Alto Adige sarà zona rossa”

Il forte appello dell'assessore Widmann alla responsabilità. 36 i casi positivi in Alto Adige. Brennero, da domani i controlli. Dall'11 marzo impianti sciistici chiusi.
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Foto: upi

“Ci vuole disciplina, se non ci si attiene alle regole l’Alto Adige rischia di diventare una ‘zona rossa”. Lo dice a salto.bz l’assessore alla salute Thomas Widmann che lancia un forte appello ai cittadini. “Se dobbiamo cominciare a chiudere i reparti ospedalieri per la quarantena allora il sistema sanitario avrà grosse ripercussioni”. Intanto salgono a 36 i casi positivi da Coronavirus in Alto Adige. 35 si trovano sul territorio mentre uno è ricoverato in un ospedale del Nord Italia, questo l’ultimo bollettino diffuso dall’Azienda sanitaria locale, mentre gli aggiornamenti si susseguono di ora in ora. 50 sono in media i tamponi che vengono effettuati al giorno e 257 sono le persone che si trovano in quarantena domestica. Arrivata intanto la conferma dell’Istituto Superiore di Sanità “Spallanzani” di Roma: anche il secondo caso altoatesino è positivo

Secondo quanto riferito dalla presidente dell’ordine dei medici altoatesini Monica Oberrauch, intervistata da Rai Südtirol, ci sono anche medici ospedalieri che hanno contratto il virus e che si trovano attualmente in isolamento. Positivo al Covid-19, inoltre, è risultato un anziano di 87 anni trasferito lo scorso 7 marzo all’ospedale di Bolzano dal reparto di medicina interna della clinica Santa Maria, che ora è stato chiuso. I dieci pazienti che lo occupavano sono stati mandati a casa e si trovano in isolamento ma non presentano sintomi di infezione, mentre i medici e gli infermieri che hanno assistito l’anziano sono in quarantena.

La Asl chiede alla popolazione di evitare in modo assoluto ogni accesso agli ospedali e le visite a pazienti ricoverati: l’ingresso è consentito a una sola persona per paziente, e anche i minori possono essere accompagnati da una sola persona. “Abbiate comprensione nel caso prestazioni e visite non urgenti dovessero subire slittamenti”, ha aggiunto l’Azienda sanitaria ricordando che è possibile disdire da casa un appuntamento, 24 ore su 24 e anche nel weekend, attraverso un sistema automatizzato di disdetta telefonica accessibile da tutti i numeri del servizio prenotazioni.

Altra notizia è quella che arriva da Vienna: al via da domani, al Brennero, i controlli sanitari a campione (con rilevazione della temperatura corporea) che saranno effettuati sull’autostrada, sulla statale e sui treni da parte delle autorità austriache.

 

Appelli e trasgressioni

 

Si fa sentire anche il sindaco Renzo Caramaschi che in diretta Facebook, dalla pagina del Comune di Bolzano, si rivolge alla popolazione: “Rimanete a casa per quanto possibile, mantenete la distanza, lavatevi spesso le mani”. Il primo cittadino parla anche ai giovani: “Evitate gli assembramenti perché non è più il tempo della festa. Dobbiamo essere assolutamente seri, impegnati tutti per uscire da questa situazione di emergenza. Se insieme rispettiamo le norme ce la faremo in breve tempo, altrimenti la situazione si aggraverà a livello sanitario, sociale ed economico. Quindi dimostriamo di essere bravissimi cittadini di Bolzano, coscienti del nostro destino e capaci di garantire lo sviluppo della città nel benessere di tutti, dagli adulti agli anziani”. 

A proposito di responsabilità a seguito dei controlli a locali pubblici e impianti di risalita in tutta la provincia da parte dei militari del comando provinciale Carabinieri di Bolzano, con la collaborazione di quelli del Nucleo antisofisticazione e sanità (NAS) di Trento, emerge che le prescrizioni sono state quasi sempre rispettate. Tranne che in due casi. In Val Venosta i Carabinieri di Silandro hanno denunciato il gestore di una discoteca richiedendone l’ordinanza di chiusura già venerdì sera perché il numero dei presenti superava la capienza consentita. La sera successiva le pattuglie hanno riscontrato la chiusura di tutti i locali da ballo della Venosta. A Bolzano i militari della Compagnia Carabinieri del capoluogo hanno denunciato il gestore di un bar-ristorante che ha inaugurato la nuova attività proprio sabato sera. Anche per lui una denuncia per il reato di “Inosservanza dei provvedimenti dell'Autorità” e proposta di sospensione dell’attività. 

 

Sci al chiodo

 

Come già anticipato da salto.bz la stagione sciistica subisce uno stop anticipato per via dell’emergenza sanitaria in atto. Manfred Pinzger, presidente di HGV, l’associazione altoatesina degli albergatori, ha annunciato oggi (9 marzo) nella conferenza stampa tenutasi in una gremita Glasshouse del Laurin (con rigorosa postazione-disinfettante per le mani all’esterno) che hotel e impianti di risalita saranno chiusi dal prossimo mercoledì 11 marzo probabilmente fino al 3 aprile. “È stata una decisione difficile ma abbiamo voluto assumerci questa grande responsabilità di comune accordo con gli operatori turistici per tutelare la salute dei nostri ospiti, dei lavoratori e dei cittadini - ha dichiarato Pinzger -. Raccomandiamo pertanto ai nostri soci (5mila in tutto l’Alto Adige, ndr) di chiudere prematuramente le loro strutture ricettive”.  Anche l’Ortler Ski Arena si adeguerà, malgrado le resistenze iniziali. 
Si tratta dunque di un invito quello formulato dal gotha del turismo, “ma ci aspettiamo che venga ascoltato da tutti”, ha sottolineato il numero uno di HGV. “Siamo stati premiati quasi sempre con il bel tempo, abbiamo avuto un’ottima stagione, ma ora bisogna avere il coraggio di interromperla, è il momento di pensare alla salute collettiva”, ha rincarato la dose Sandro Lazzari, presidente di Dolomiti Superski. 

 

“La cosa più importante ora è contenere il virus e proteggere le persone - ha detto il Landeshauptmann Arno Kompatscher presente alla conferenza stampa insieme all’assessore Arnold Schuler -, pertanto ritengo che quella di oggi sia una scelta da lodare ed è peraltro in linea con il livello di qualità dell’offerta turistica altoatesina, che si pone sempre l’obiettivo di mettere al centro il benessere e la salute dell’ospite. Le prescrizioni del governo ci sono già ma questo degli operatori è un passo in più”. Il governatore ha poi ribadito che tutte le ordinanze diffuse fino a questo momento “erano necessarie e sono sensate, evitiamo spostamenti se non sono strettamente necessari e seguiamo tutte le indicazioni così da superare il prima possibile questa emergenza. L’Alto Adige è forte e usciremo da questa situazione ancora più forti”, ha affermato infine Kompatscher annunciando un “pacchetto per il territorio altoatesino che mira a garantire sostegno ai settori più colpiti in questa fase”.
Infine, da domani sera, saranno chiusi gli impianti di risalita in Trentino, al fine di assicurare un rafforzamento delle misure per il contenimento dei contagi, ha fatto sapere il presidente della Provincia Maurizio Fugatti