Chronicle | La pena dell'ex premier

Berlusconi: servizi sociali o arresti domiciliari?

Dato più volte per finito, poi sempre risorto, stavolta la decisione su come scontare l'ultimo anno di pena inflittagli per il reato di frode fiscale dovrebbe dare un colpo definitivo alla vicenda politica del leader di Forza Italia. E allo stesso partito che in lui si identifica.
La clessidra fa scendere gli ultimi granelli di sabbia. Domani (10 aprile) è prevista l’udienza che preluderà all’esecuzione effettiva della condanna di Silvio Berlusconi (la decisione definitiva dovrebbe venir poi formalizzata entro martedì 15 aprile). Sempre che non sopraggiungano imprevisti, l’alternativa è tra l’improbabile arresto (nonostante Berlusconi avesse detto che se lo condannavano sarebbe andato in carcere) e l’affidamento ai servizi sociali, per scontare l’ultimo anno (quello residuo, cioè non coperto da indulto) della sua pena.

Ma non c'è solo questo. Secondo gli ultimi sondaggi - infatti - senza il suo leader Forza Italia non avrebbe alcuna possibilità di risollevarsi. Anche la tanto chiacchierata "soluzione dinastica", affidare il partito nelle mani di una delle due figlie, non sembra una via praticabile nell'immediato. Ad approfittare della decadenza degli "azzurri" potranno dunque essere il Pd di Matteo Renzi (che non è sgradito, anzi, a larga parte degli elettori di Forza Italia), oppure il M5S, che meglio di altri cartelli elettorali sta canalizzando il fiume impetuoso della protesta e della delusione nei confronti della politica.

Intanto, il coordinatore provinciale di Forza Italia, Marco Galateo, commenta: "Sì, è ignobile che un uomo che ha dato così tanto all'Italia e il politico più votato della storia della Repubblica venga estromesso dallo scenario politico grazie ad una norma interpretata retroattivamente". E sulla stessa linea anche il coordinatore regionale, Enrico Lillo: "Considerando la storia di una persona come Berlusconi, quanto ha fatto per l'Italia e non solo, se fossi in lui accetterei i domiciliari. Ma solo perché è infinitamente umiliante dover affrontare una cosiddetta rieducazione sociale. Assolutamente incredibile e impensabile, inoltre, come si è giunti alla condanna che lo vede appunto nella costrizione di dover fare una scelta piuttosto che un'altra, scelte comunque entrambe irrispettose della sua storia di imprenditore e uomo di Stato. Purtroppo, come sempre, Berlusconi pensa di più agli altri che a se stesso e, nella fattispecie, all'impossibilità di poter dare il suo fondamentale contributo nella campagna elettorale per le Europee. Possibile che non si riesca a capire quanto quest'uomo tenga alla nazione e ai suoi abitanti? Non ne ho visti altri in Italia disposti a questi gesti di amore verso il proprio Paese".

 

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Mensch Ärgerdi… Wed, 04/09/2014 - 17:10

Leggendo le parole di Galateo e Lillo non vedo che differenza ci sia fra loro e il duo Biancofiore-Bertoldi. In questo partito non conta altro che l'uomo al suo vertice, sotto di lui una piramide di adulatori, che certamente si preuccupano molto più del loro amato leader che dei cittadini che vorrebbero rappresentare. In attesa di una ricompensa si fanno fuori a vicenda per dimostrare quanto siano meglio degli altri nell'idolatria del padrone.

Wed, 04/09/2014 - 17:10 Permalink