Roberto Fiore querela Roland Lang per diffamazione
Se ne era parlato in estate. Forza Nuova, la formazione di estrema destra facente capo a Roberto Fiore, avrebbe voluto aprire in autunno una sede a Merano. La notizia era stata ovviamente recepita con preoccupazione negli ambienti antifascisti, ma anche in quelli patriottici sudtirolesi. E infatti, di lì a poco, anche l’attivissimo Roland Lang (Süd-Tiroler Freiheit) aveva pubblicato una presa di posizione molto dura nei confronti della paventata apertura della filiale meranese, ricordando fra l’altro come nei confronti di Fiore fossero stati emessi anni fa – per l’esattezza nell’agosto del 1980, cioè dopo la strage alla stazione di Bologna – un rapporto di denuncia per “concorso ispirativo nel delitto di strage, banda armata, associazione sovversiva ed altro” e un ordine di cattura al quale l’estremista riuscì a sfuggire emigrando in Gran Bretagna. Dopo 19 anni di latitanza, cioè nel 1999, Fiore tornò poi in Italia proseguendo la sua attività politica.
Querelato per diffamazione da Fiore, Lang è stato così interrogato dalla polizia sulle fonti delle sue informazioni, e il sudtirolese, assistito come di consueto dall’avvocato di fiducia del movimento politico di Eva Klotz, Nicola Canestrini, ha citato i numerosi siti internet (come ad esempio questo) che tracciano il profilo biografico, nonché giudiziario, del principale esponente di Forza Nuova. “Es bleibt nun abzuwarten – ha commentato Lang non risparmiandosi un affondo polemico nei confronti della giustizia italiana – ob die Verleumdungsklage archiviert wird, oder ob es zu einem Prozess kommt. Ich kann es kaum glauben, dass die überlastete italienische Gerichtbarkeit sich die Zeit nimmt, diese Anzeige weiterzuverfolgen. Sollte dies aber trotzdem der Fall sein, so habe ich auch keine bedenken. Als überzeugter Antifaschist jedenfalls freut es mich, dass Meran von einer faschistischen Forza Nuova Filiale verschont geblieben ist”.