Il sito del quotidiano Alto Adige riporta la notizia in modo scarno: “Incendio la scorsa notte a Bolzano sud: distrutta dalle fiamme la roulotte di una famiglia nomade accampata in uno spiazzo accanto alla rotatoria di via Waltraud Gebert Deeg, la parallela di via Einstein. Nessun ferito, il rogo è stato spento dai pompieri del corpo permanente di Bolzano”. L’articolo non parla di dolo, né offre ulteriori indicazioni in merito all’origine dell’incendio.

Ma a questo punto, secondo un riflesso di Pavlov purtroppo quasi scontato in casi come questi, sulla pagina facebook del quotidiano si scatenano i commenti dei razzisti da tastiera. E la notizia diventa proprio la veemenza di questa reazione di “pancia”, della quale riportiamo solo un paio di estratti, tra i meno estremi: “Presto, che gli venga data subito una casa IPES”; “Poveri… adesso dovranno andare a rubare un’altra roulotte”; “Che peccato, e adesso gli farei pagare anche il conto della Seab per la rimozione dei detriti, visto che il permesso per rimanere lì non lo avevano”. Quei pochi che si azzardano a proporre moderazione o argomenti contrari vengono sommersi da chi si dichiara nemico del “buonismo”.