Society | Difesa civica

La povertà è in aumento

La crisi economica si fa sentire anche in Alto Adige. L’aumento delle domande rivolte nel 2012 dai cittadini alla Difesa civica fa emergere una crescente situazione di difficoltà. Politiche sociali e materia tributaria i due ambiti maggiormente sollecitati.
mumelter1.jpg
Foto: Folio

Stamani è stata presentata in Consiglio provinciale la relazione annuale della Difesa civica, l’istituzione alla quale si rivolgono tutti quei cittadini che intendono avere chiarimenti sull’attività dell’amministrazione pubblica.

Dai dati esposti si evince un quadro che Burgi Volgger indica come preoccupante: “L’anno scorso circa 3.400 cittadini si sono rivolti a noi chiedendoci consiglio. In particolare i due settori per i quali la domanda è aumentata sono risultati quello relativo alle imposte e alle prestazioni sociali: un chiaro segnale di impoverimento delle risorse, in alcuni casi connesso a situazioni di autentica difficoltà esistenziale”. Nonostante la quota relativa alla disoccupazioni continui a rimanere bassa (4,1%, secondo i dati Eurostat la più bassa d’Italia), tra gli altoatesini si è recentemente diffuso un crescente timore di non riuscire più a trovare o mantenere il posto di lavoro. A destare maggiore apprensione – conferma Volgger – non sono tanto i giovani, quanto piuttosto i disoccupati che si collocano nella fascia di età superiore ai 50 anni: “Negli ultimi cinque anni il loro numero è praticamente raddoppiato. Nonostante molti di loro frequentino corsi di aggiornamento, la palese difficoltà di trovare un impiego sta portando a un paradossale rovesciamento di ruoli che sembravano fino a poco tempo fa normali: adesso sono i genitori ad aver bisogno dell’aiuto dei figli”.

L’insorgenza di un simile impoverimento si ripercuote necessariamente nel settore delle politiche sociali (con un aumento del 36% rispetto ai dati di due anni fa). “Quando un sostegno finanziario viene ridotto o rifiutato la situazione può diventare rapidamente drammatica. L’Alto Adige dispone sicuramente di una fitta rete di sostegno sociale, ma dal nostro osservatorio risulta evidente che in questo ambito non possiamo abbassare la guardia o permetterci ulteriori tagli”.

Altro capitolo dolente la materia tributaria (le domande qui sono aumentate del 41%). In aumento le contestazioni su temi quali la raccolta di rifiuti, le forniture d’acqua ed energia, i costi di costruzione e gli oneri di urbanizzazione. Ma la parte del leone, in questo senso, l’ha fatta sicuramente l’introduzione della famigerata IMU. “Questa tassa ha sollevato una vera e propria ondata di protesta e ci siamo dovuti confrontare con la richiesta di verificare la legittimità delle ingiunzioni di pagamento e di motivare dettagliatamente le eventuali sanzioni”.