“Al voto subito”
La convergenza sulla legge elettorale non c’è stata. E mentre si fanno i conti con il fallimento della manovra il Pd e il Movimento 5 stelle versano bile incolpandosi reciprocamente per aver fatto saltare l’accordo sul sistema tedesco. Il patto fra dem-M5s-Fi e Lega si è infatti sgretolato, galeotto è stato un emendamento minore presentato dalla forzista bolzanina Michaela Biancofiore che riguardava l’applicazione della riforma anche nei collegi elettorali del Trentino Alto Adige. “La legge elettorale è morta, e l'hanno uccisa i 5 Stelle”, dice il deputato dem Emanuele Fiano. Agguerrito si è dimostrato anche il deputato 5 stelle Riccardo Fraccaro intervenuto stamani (9 giugno) alla trasmissione Omnibus di La7 affermando di non aver tradito nessun patto.
“L’emendamento sul Trentino Alto Adige è solo un pretesto, non è per questo motivo che è saltato l’accordo, è chiaro che il Pd non era in grado di reggere su emendamenti molto più importanti come preferenze e voto disgiunto, noi abbiamo presentato solo 6 emendamenti che ovviamente avremmo votato, la nostra posizione era evidente, i democratici pensino piuttosto ai franchi tiratori all'interno del loro partito”. Secondo Fraccaro è necessario, a questo punto, andare subito al voto e “visto che il Parlamento non riesce a fare la legge elettorale che si voti con il Consultellum”. Nel frattempo il collega Alessandro Di Battista fa sapere, tuttavia, che non tutto è perduto: “Sono ancora disposto a sedermi al tavolo con il Pd se ci sta, o vogliono davvero far saltare tutto per il Trentino? Se ne assumano la responsabilità. Votiamo preferenze e disgiunto e vediamo come va”.