Society | Riforma dello Statuto

Convenzione dei 33: il giorno più lungo

Animato il dibattito sulla tutela delle minoranze: proporzionale etnica, multilinguismo, dichiarazione di appartenenza linguistica. Prossimo appuntamento il 2 settembre.

Riprende fiato l’ingarbugliata discussione sulla riforma dello Statuto di Autonomia. A fornire combustibile stavolta - e non poteva essere altrimenti - il tema della tutela delle minoranze, al centro del dibattito della Convenzione dei 33 nell’appuntamento dell’8 luglio all’EURAC. Ci si è interrogati sul valore delle norme attualmente vigenti in materia di proporzionale etnica, sulla dichiarazione di appartenenza e di aggregazione al gruppo linguistico, sulla clausola della residenza ai fini elettorali, sul sistema scolastico e sull'esame di bilinguismo.

L’enigma da risolvere, osservano gli astanti, è se le questioni sopracitate siano ormai anacronistiche e dunque passibili di modifiche oppure se si tratti di norme da mantenere invariate all'interno dello Statuto. Condivisa all’unanimità la necessità di garantire anche in futuro il diritto all'insegnamento nella lingua madre mentre contrasti ha suscitato l'idea di inserire la scuola multilingue fra le norme dello Statuto. “La formazione plurilingue può essere ottenuta mandando i figli per qualche anno alla scuola tedesca e qualche anno a quella italiana, ho proposto tempo addietro che l’intendenza tedesca istituisca sezioni tedesche nelle scuole italiane, non c’è bisogno di rivoluzioni”, sottolinea l’ex Landeshauptmann Luis Durnwalder.

Resta in tema Joachim Reinalter, rappresentante dei Comuni, che invita a pensare all'istituzione di un'intendenza scolastica conforme alla specifica evoluzione del sistema scolastico altoatesino. Importante, secondo la maggioranza dei conventisti, il multilinguismo vissuto, nell'amministrazione come nella quotidianità. Praticamente tutti d’accordo anche sulla proporzionale, ovvero sull'intangibilità di tale principio fondamentale sancito nello Statuto. Adattare tuttavia la Proporz alle contingenze e chiarirne l’attuazione pratica tramite l’intervento politico sembra essere da più parti ormai fortemente auspicabile.

“La proporzionale può essere alleggerita laddove sia realizzata? Può diventare una sorta di freno d'emergenza di fronte a eccessivi squilibri, più che un diktat a che lascia posti vuoti pur di non occuparli con la persona ‘sbagliata’? (bella sensazione sentirsi la persona sbagliata, vero?). Così anche l'attestato di bilinguismo: non si potrebbe spostare l'accento sul bilinguismo praticato (da verificare) rispetto al bilinguismo certificato solo sulla carta?”, sono i quesiti posti da Riccardo Dello Sbarba (Verdi), nella sua cronistoria "Diario dal 'Konvent'" affidata al muro di Facebook.

Roberto Bizzo (Pd) elenca i settori dove la proporzionale interferisce con il sistema dei servizi pubblici, la sanità, ad esempio, i rifiuti, i trasporti. Toni Tschenett, rappresentante dei sindacati, precisa che nell’ambito sanitario i contratti d'opera di medici e infermieri sono diminuiti, parallelamente a un miglioramento del bilinguismo, e che la proporzionale come strumento ha pertanto ancora ragione di esistere.

Ancora Dello Sbarba si sofferma sul tanto contestato presenzialismo dei secessionisti: “E la famosa ‘destra tedesca’? E la gioiosa machina da guerra degli Schützen che, si legge sui giornali, avrebbe presidiato il Convento? Per la prima parte tacciono. E lasciano che uno dopo l'altro chi rappresenta la Svp si accodi al pragmatico ex Landeshauptmann (Maria Kuenzer, Magdalena Amhof...). Poi però arriva anche il turno dell'ala dura. Proposte non ne vengono, salvo il patentino obbligatorio per i poliziotti. Ma un bel catenaccio, quello sì”.

I lavori della Convenzione dei 33 riprenderanno il 2 settembre e si discuterà di competenze legislative. Le proposte della cittadinanza possono essere come di consueto inviate al sito dedicato. Il Forum dei 100, l'organo dei cittadini, si riunirà invece l’8 ottobre 2016 all’EURAC.