Non sembrano placarsi le polemiche attorno al percorso della “Convenzione per la riforma dell'Autonomia”, innescate da un intervento di Riccardo Dello Sbarba durante l'ultima seduta dei “33”, venerdì scorso a Bolzano. Nel corso dei lavori, il consigliere provinciale dei Verdi ha fatto presente il disegno di legge di riforma dello Statuto depositato dai senatori sudtirolesi del “gruppo per le Autonomie” che passerà al vaglio del Landtag il prossimo 13 settembre, per un parere. Il ddl si sovrapporrebbe ai lavori del Konvent, che dovrebbero portare a una proposta di revisione dello Statuto entro questa legislatura. L'ex-presidente della Provincia Luis Durnwalder è andato su tutte le furie, capitanando la rivolta dei 33: “Ci fanno lavorare ogni fine settimana alla riforma dell'Autonomia e poi a Roma presentano un progetto bell'e fatto sulle nostre teste. Una presa per i fondelli, è inutile andare avanti”. Il senatore Francesco Palermo e Arno Kompatscher l'hanno definito “un fraintendimento”. Questa sera i membri della Convenzione dei 33 si riuniranno nuovamente per discutere sul dafarsi. Quale posizione assumerà Durnwalder?

salto.bz: Presidente Durnwalder, lei stasera si recherà ai lavori della Convenzione per l'Autonomia? Oppure ha già intenzione di abbandonarli?
Luis Durnwalder: Abbiamo avuto un incontro con il presidente della Convenzione Tschurtschenthaler e col Landeshauptmann Kompatscher, e siamo rimasti d'accordo che stasera due firmatari di questo disegno di legge costituzionale, i senatori Hans Berger e Francesco Palermo, faranno un intervento ai lavori del Konvent e in base a cosa diranno i parlamentari, deciderò cosa farò io. Loro spiegheranno cosa contiene il ddl e come intendono procedere, farò anch'io una dichiarazione e vediamo quale sarà la posizione del presidente del Konvent.

Quali sono le condizioni che porrà questa sera ai parlamentari sudtirolesi? Ritirare, congelare il disegno di legge?
Io non sono d'accordo a trattare nello stesso tempo l'uno e l'altro, ossia il disegno di legge e le proposte della Convenzione. Allora occorre spostare la discussione sulle competenze della Regione Trentino-Alto Adige: non posso dire nello stesso tempo “la Regione mantiene queste competenze” mentre al contempo noi chiediamo come Konvent la soppressione della Regione. O si percorre prima la strada del disegno di legge costituzionale in Parlamento, o si chiede la soppressione della regione attraverso la Convenzione. L'ho sempre detto.

Qual è la posizione di Kompatscher in proposito?
Abbiamo discusso, ma il presidente Kompatscher non si è espresso, non è di sua competenza e vuole lasciare che sia il presidente del Konvent a decidere. Alla Convenzione dei 33 proporrò che non vengano trattati entrambi, se chiedo la sopressione della Regione è inutile accettare il trattamento di tale disegno di legge. Viceversa, non ho niente in contrario se va avanti quel disegno di legge in Parlamento, ma allora non va trattata la proposta di abolizione nel Konvent.

Quindi lei non chiede che la convenzione sospenda i lavori tout court?
Il trattamento della materia regionale andrebbe sospesa. Sul resto possiamo discutere, non abbiamo nessuna difficoltà: lì nel ddl chiedono qualcosa e noi chiediamo molto di più. Questo si può fare, non è in contrasto, la provincia ha le sue competenze e se nel ddl ci sono 10 competenze, noi possiamo tranquillamente chiederne 20. Però c'è un contrasto, se per la Regione chiedo nuove competenze e allo stesso tempo chiedo la soppressione della regione stessa.

Scusi, in tutto questo quale sarebbe il ruolo del Trentino?
Non importa, io non sono disposto ad accettare che all'interno delle sedute parlamentari si trattino le competenze della regione e noi intanto stiamo qui a chiedere l'abolizione della Regione. Comunque vediamo quale proposta farà il presidente della Convenzione.