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"I suoi dati non sono approfonditi"

Caramaschi replica stizzito alle smentite dell’assessore provinciale Arnold Schuler, in merito ai presunti svantaggi lamentati da Bolzano nel finanziamento dei comuni.
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Foto: Il Giorno dell'Alto Adige

Se Schuler in un suo comunicato ieri aveva da una parte inteso smentire dati alla mano il ‘disagio’ finanziario lamentato dal sindaco di Bolzano Caramaschi e dall’altra strigliare la stampa per i ‘fraintendimenti giornalistici veicolati, ieri il primo cittadino del capoluogo con un suo comunicato a controribattuto punto su punto. A sua volta imputando a Schuler di aver fornito dati “senza un adeguato approfondimento che avrebbe a conclusioni del tutto diverse.
Il primo cittadino del capolouogo si produce quindi in un lungo elenco di controdeduzioni

In merito al nuovo sistema di finanziamento dei comuni Caramaschi conferma che ha previsto sì un leggero aumento dei finanziamenti di parte corrente (come per la maggior parte dei comuni), ma che però tale misura “rappresenta solo un parziale ristoro rispetto ai quasi 9 milioni che gli erano stati tagliati con la revisione del precedente modello”.

Passando poi ad occuparsi del cosiddetto avanzo di parte corrente (20 milioni), il sindaco di Bolzano ricorda che “è generato quasi esclusivamente dai dividendi straordinari pre-fusione Sel-AEW che rappresentano entrate una tantum”. Quindi - secondo il primo cittadino del capoluogo - cioò "non dimostra un surplus ordinario (corrente) di cui il Comune dispone ricorrentemente (cioè tutti gli anni), ma è un dato straordinario”. 

In merito ai dati degli avanzi economici degli altri comuni, Renzo Caramaschi mette quindi in evidenza che “il Comune di Bolzano ha un avanzo economico pro-capite al di sotto della media provinciale”. 

Il sindaco di Bolzano passa quindi ad occuparsi dell’’avanzo di amministrazione’ citato da Schuler (102 milioni), indicandone le voci. Per prima “16 milioni derivanti da dividendi straordinari della fusione Sel-AEW (quindi una tantum)”. Quindi quasi la metà sarebbe vincolato - secondo Caramaschi - per specifici investimenti. Riguardando entrate già contabilizzate che però verranno spese successivamente  (per es. stadio Druso e tutti i fondi destinati a specifiche opere la cui procedura di gara è ovviamente più lenta rispetto alla concessione del finanziamento). Renzo Caramaschi prosegue poi nella sua argomentazione ricordando che il “contributo che arriva dalla Provincia genera ovviamente avanzo, ma questo non rappresenta un surplus di risorse, ma solo uno sfasamento tra entrate e realizzazione della spesa”. 
Proseguendo nella sua spiegazione articolata in merito al ‘tesoretto’ del comune da lui amministrato, Caramaschi ricorda quindi che “una parte di 22 milioni di fatto è il credito vantato nei confronti della Provincia per la vendita della scuola von Aufschnaiter”. Il sindaco di Bolzano fa quindi a questo punto riferimento ai 20 milioni di parte correte, a suo avviso unica parte di avanzo che rappresenta ‘un risparmio’.

“Ma se togliamo i dividendi straordinari (15 milioni) che l'hanno generato (che sono un'entrata una tantum), è facile notare che l'avanzo costituisce una somma molto bassa (5 milioni) pari a meno del 3% delle spese correnti e meno di 50 euro procapite, forse la più bassa tra tutti i comuni della provincia. Sarebbe interessante confrontare questo dato con gli altri comuni della provincia.”

La controreplica di Caramaschi a Schuler si conclude con l’affermazione che “Bolzano sconta un costante deficit tra entrate e spese sulle funzioni sociali delegate dalla Provincia al Comune” e che “questo deficit tra entrate che trasferisce la Provincia e spese che il Comune deve sostenere per garantire i servizi sociali delegati è di 3,2 milioni”.
Caramaschi ricorda inoltre che “la gestione di cassa non c'entra assolutamente nulla con la finanza locale” e che “se il Comune è virtuoso nella gestione della liquidità (cioè riesce a riscuotere più velocemente rispetto a pagare, pur essendo virtuosi anche nel pagamento dei nostri creditori) non significa che deve essere penalizzato in termini di risorse assegnate”. 

L’epilogo della presa di posizione di Caramaschi è quindi dedicato a precisare che i residui di cassa vantati nei confronti dalla Provincia “verranno utilizzati entro l'anno per pagare l'estinzione anticipata dei mutui”.