Economy | Investimenti

Arrivano i russi

Con la sottoscrizione di un memorandum di cooperazione, la Camera di commercio di Bolzano spiana la strada a nuovi investimenti da Mosca sulle già martoriate Dolomiti.
Platonov, Ebner
Foto: Camera di commercio Bolzano

Ieri pomeriggio (8 novembre) in un incontro ufficiale tra i vertici delle Camere di commercio di Mosca e Bolzano, alla presenza del Ministro degli Esteri russo, è stato sottoscritto un memorandum di cooperazione economica dalla durata indefinita tra Mosca e l’Alto Adige. L’occasione è ghiotta, per entrambi i gruppi di interesse rappresentati ieri da Vladimir Platonov, Presidente della Camera di commercio di Mosca, Konstantin Krokhin, Responsabile presso la Camera di commercio di Mosca per la cooperazione economica internazionale con i partner in Italia, Sergey Cheremin, Ministro del Governo della città di Mosca e Capo del dipartimento delle relazioni estere e internazionali, Heiner Oberrauch, Presidente di Assoimprenditori Alto Adige, Michl Ebner, Presidente della Camera di commercio di Bolzano e Alfred Aberer, Segretario generale della Camera di commercio di Bolzano.

 

Le mire dei russi sul territorio altoatesino si potevano già percepire durante la rassegna “Moscow-South Tyrol: Restart” dello scorso aprile, occasione in cui erano state vagliate le possibilità di collaborazione tra la “Madre Russia” e il Südtirol, in particolare - neanche a dirlo - sul gettonato e già iper sfruttato settore turistico delle Dolomiti
La sottoscrizione del memorandum di ieri potrebbe dunque aprire la strada a nuovi maxi investimenti esteri nel delicato territorio montano tutelato (?) dall'Unesco. Sarà curioso verificare come i probabili investimenti in nuovi giganteschi complessi turistici si potranno conciliare con l'idea di "turismo sostenibile" sbandierata dalla Giunta provinciale. “Con la sottoscrizione del memorandum è stato stabilito il percorso per la cooperazione anche in altri settori, in modo da creare condizioni economiche e giuridiche favorevoli per gli investimenti”, hanno concluso soddisfatti i rispettivi presidenti Vladimir Platonov e Michl Ebner stabilendo infine le priorità per ciascun gruppo di interesse economico e gettando le basi per futuri scambi regolati e strutturati secondo le proprie personali esigenze.