Politics | Südtirol, quo vadis?

Patriottismo dell'Autonomia? Avercene!

Il futuro dell'Autonomia dipende da noi in Sudtirolo.
Non da Roma, Vienna, Bruxelles.
Hinweis: Dieser Artikel ist ein Beitrag der Community und spiegelt nicht notwendigerweise die Meinung der SALTO-Redaktion wider.

Il Presidente della nostra Provincia, Arno Kompatscher, lo ha adottato come slogan: “Creare il patriottismo dell’Autonomia”. Ha ragione ed ognuno capisce che si tratta di un punto di arrivo, non certo di un punto di partenza. Attualmente di questo patriottismo se ne vede in giro poco, in provincia di Bolzano: esso infatti dovrebbe essere l’espressione di un senso di appartenenza condiviso, cosa oggi ancora non è. Per una larga parte della popolazione di lingua tedesca, l’Autonomia è considerata il “male minore” rispetto ad una appartenenza non voluta ad un Paese “fremd” -estraneo- come l’Italia. Per altri, specie cittadini di lingua italiana, l’Autonomia è troppo tedesca e conviene quindi tenere i piedi in due staffe, uno Bolzano e uno a Roma. A mettere d’accordo i sudtirolesi e gli altoatesini ha provveduto finora la generosa finanza pubblica grazie alla quale tutti sono convinti che non convenga rompere il giocattolo dell’Autonomia. Fin che funziona. Più un sentimento di desistenza, che non di identificazione convinta nella dimensione autonomistica. Un sentimento che non basterà di certo a navigare con successo contro la corrente dell’opinione pubblica nazionale sempre più contraria alle Autonomie Speciali, contro la corrente del diritto e della politica europea, tendenzialmente livellatrice. E nemmeno a costruire tutti assieme il terzo Statuto di Autonomia. Di un nuovo e positivo patriottismo dell’Autonomia ce n’è un grande e urgente bisogno. Ma la strada da fare per crearlo è ancora lunga!                                                                                                                                                                                                                                                                www.albertostenico.it