“Fate anche voi la vostra parte”
Al punto 16 dell’ultima ordinanza firmata dal presidente della Provincia Arno Kompatscher relativa al nuovo lockdown si “raccomanda” che “in tutte le attività produttive vengano adottate misure atte a ridurre la possibilità di contagio tra dipendenti e con l’eventuale clientela. Si raccomanda in particolare che, previa consultazione sindacale, siano ulteriormente promosse, se possibile, forme di lavoro a distanza, che sia incentivato l’utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie FFP2, e che, sulla base di protocolli di sicurezza che individuino casi prioritari, sia offerta ai dipendenti la possibilità di sottoporsi periodicamente a test antigenici rapidi o molecolari”.
La risposta delle organizzazioni sindacali CGIL-AGB, SGBCISL, UIL-SGK, ASGB e le associazioni economiche aderenti a Südtiroler Wirtschaftsring – Economia Alto Adige e Rete Economia – Wirtschaftsnetz alla giunta provinciale è in sostanza questa: “Noi facciamo la nostra parte, ma voi fate la vostra”. Dal canto loro infatti le parti sociali fanno sapere di aver adeguato immediatamente il “Protocollo di sicurezza condiviso per la prevenzione della diffusione del Covid-19 sui posti di lavoro” (come del resto già accaduto in passato di fronte all’introduzione di nuove misure anti-coronavirus), inserendovi i richiami dell’ordinanza provinciale 6/2021. “Chiederemo a imprese, lavoratrici e lavoratori - scrivono in una nota congiunta - di continuare a seguire le regole del Protocollo di sicurezza e di partecipare anche a questa campagna di screening”.
Responsabilità e trasparenza
Che “questo sforzo ulteriore” però sia uno “sforzo condiviso”. Alle istituzioni le parti sociali chiedono una comunicazione trasparente nel rapporto con i cittadini. Il messaggio è diretto: “La prevenzione si fa innanzitutto con un’informazione chiara: questo riguarda sia i numeri relativi alla situazione sanitaria sia le regole da seguire”. La compagine si aspetta inoltre che una forte campagna di test venga promossa anche all’interno dell’amministrazione pubblica, a partire dalla scuola. La richiesta alle amministrazioni locali è quella di far rispettare le regole di prevenzione anche in tutti gli altri ambiti. “I controlli sono necessari e vanno intensificati”.
Una volta superata l’emergenza, con onestà intellettuale andrà fatta una valutazione su eventuali errori e responsabilità
Poi il capitolo vaccinazioni: sindacati e mondo dell’economia ritengono fondamentale una campagna di informazione sui vaccini e quindi la predisposizione di un piano vaccinale d’intesa con il Commissario straordinario per l'emergenza Covid-19. Infine l’appello alla popolazione: “Questo ulteriore periodo di limitazioni colpisce duramente tutti noi, senza eccezioni. Ora - lo dobbiamo a chi lavora negli ospedali, ai malati, alle famiglie colpite dall’emergenza - è il momento di restare uniti e seguire le regole, non quello di cercare colpevoli”. Almeno per ora, è l’opinione: “Questo non toglie che, una volta superata l’emergenza, con onestà intellettuale andrà fatta una valutazione su eventuali errori e responsabilità”.