Chronicle | Verso la nuova legge elettorale

La Camera non approva gli emendamenti a favore della parità di genere

La parità di genere, vulgata all'insegna della battaglia sulle "quote rosa", non supera il voto della Camera. Nessuno dei tre emendamenti proposti ottiene la maggioranza. Adesso forse il cammino della nuova legge sarà più spedito, ma a prezzo di gravi tensioni anche all'interno dei singoli gruppi.

Nessuno dei tre emendamenti proposti per "correggere" la nuova legge elettorale in chiave di maggiori (pari) opportunità supera l'esame del voto. Il primo emendamento, quello sulla parità di genere e l'alternanza dentro alle mini liste bloccate, viene bocciato con 335 no e 227 sì. Il secondo, relativo alla parità 50/50 per i capilista, ottiene addirittura 344 no e 214 sì. Ma pure il terzo, che addolciva la rappresentanza donne-uomini in un rapporto di 40 a 60, s'inabissa con 253 voti favorevoli e 298 contrari. Evidente a questo punto il "contributo" di alcuni deputati del PD, che hanno lasciato da "sole" le colleghe. L'amarezza è consegnata ai messaggi lanciati su Twitter, come quello di Giuditta Pini: "Che lo spirito di Lorena Bobbit accompagni stanotte i colleghi che hanno bocciato l'emendamento". Meno sanguinaria, ma ugualmente amara, la riflessione di una lettrice del blog di Pippo Civati: "Il PD ha avuto una responsabilità enorme alla Camera dato che aveva la maggioranza numerica per fare passare questo emendamento. E ha fallito ancora una volta. Poi leggo commenti che mi fanno cadere le braccia. Ma davvero ancora non è chiaro che nel nostro Paese le pari opportunità (e non solo di genere) sono ben lungi dall'essere raggiunte? Ma quante statistiche devono ancora essere pubblicate per far passare il concetto che il rapporto tra legge e cambiamento culturale è un rapporto circolare? Il cambiamento culturale è favorito anche dalle leggi, così come i cambiamenti culturali chiedono a loro volta nuove norme per potersi diffondere capillarmente nelle società. Quindi se non si vuole una legge a tutela delle pari opportunità, semplicemente non si vogliono le pari opportunità. Il resto sono vuote retoriche ammantate di un idealismo sospetto. Lasciamo parlare le cifre, che è meglio".
 

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gorgias Tue, 03/11/2014 - 00:31

Ma che brutto gesto a canalizzare le propie aggressioni in una fantasia di castrazione. Magari qualcuno con pari pessimi gusti le dovrebbe augurare una visita da Jack lo Squartatore. Forse si troverà qualcuno dalle parti della Lega perchè li non hanno mai avuto problema di toccare il fondo. Forse sarebbe il posto giusto anche per un personaggio tanto squallido come la sopranominata Giuditta Pini.

Tue, 03/11/2014 - 00:31 Permalink