Chronicle | Riforma elettorale

Lo scoglio delle quote rosa

Il premier punta a ridefinire l’accordo con Silvio Berlusconi per superare lo scoglio rappresentato dal mancato inserimento degli emendamenti sulla parità di genere all'interno delle liste elettorali e fra i capilista.

Matteo Renzi, si sa, vorrebbe fare tutto in fretta. L’approvazione alla Camera della riforma elettorale – cioè i cambiamenti progettati assieme all’ex premier Silvio Berlusconi e denominati “Italicum” – potrebbe essere questione di ore, ma c’è da superare lo scoglio non indifferente delle quote rosa. Come scrive l’agenzia Ansa, “il nodo delle quote rosa relative alla riforma della legge elettorale è ancora irrisolto. Le trattative, appese a un filo per l'opposizione di Forza Italia, sono comunque ancora in corso e il Comitato dei nove della commissione Affari costituzionali della Camera, in calendario per le 9.45, non ha ancora ripreso i lavori”.

Francesco Paolo Sisto, il relatore sulla legge elettorale che interpreta le posizioni di Forza Italia, ha affermato: “Siamo fermi al testo originario dell’accordo tra Berlusconi e Renzi. Noi siamo per la parità di genere, ma obbligare un partito a candidare un uomo e una donna è incostituzionale. Cerchiamo di non produrre danni irrimediabili sull’onda dell’emotività“. Intanto, 90 deputate appartenenti ad ogni gruppo hanno già proposto con una lettera la mediazione di 60 e 40 posti di capolista. Tra loro anche aclune “forziste”, che contestano quindi l’impostazione del loro leader. Possibili anche ulteriori forme di protesta.