Society | guerra in ucraina

Accoglienza in Fiera, work in progress

Ancora in allestimento il Centro di prima assistenza per i profughi dall’Ucraina a Bolzano Sud. Andreas Simmerle (Protezione Civile): “Tecnicamente siamo già operativi”.
Centro Assistenza Fiera Bolzano, profughi Ucraina
Foto: Salto.bz

Sono le 9 di giovedì quando in piazza Fiera, a Bolzano, arrivano i mezzi della Protezione Civile e della Croce Rossa. Fervono i preparativi per allestire, negli spazi al piano terra della stazione di Bolzano-Sud, il centro di prima assistenza per i profughi in arrivo dall’Ucraina. La struttura, infatti, non è ancora pronta. “La stiamo preparando tecnicamente, dev’essere adattata alle esigenze” spiega a salto.bz Andreas Simmerle dell’Agenzia Protezione Civile della Provincia. “Allestiamo degli infodesk che saranno gestiti dalle singole organizzazioni: Questura, Sanità, Volontarius e Croce Rossa per conto della Ripartizione sociale della Provincia”. Quando saranno operativi? “Se c’è la necessità urgente siamo già operativi, tecnicamente siamo capaci di fornire un servizio e l’abbiamo già fatto”. Senza però ancora la presenza dei funzionari della Questura di Bolzano: “Al momento non ci sono, dal pomeriggio apriremo ufficialmente la cosa”.

Intorno alle 10 si scorgono prime famiglie o singoli ucraini che arrivano in Fiera soprattutto per chiedere informazioni. “Ci sono comunque altre strutture”, precisa Simmerle, “questo è solo uno dei punti di appoggio e non l’unico. C’è l’infopoint al Brennero, uno alla stazione di Bolzano, mentre Sanità e Servizi sociali stanno lavorando affinché sia possibile allestire punti del genere nei vari distretti della provincia. Se a Merano ci si vuole registrare, è possibile andare in Questura oppure al Pronto soccorso per ricevere la tessera sanitaria provvisoria. Qui troverà tutto in uno, ma non è detto che ognuno debba venire qui”.

Lo scopo del Centro è “trovare entro ventiquattr’ore una soluzione abitativa, che può essere a breve termine (un albergo, un ostello) oppure una soluzione definitiva per la persona ucraina”. I casi più frequenti affrontati al momento, spiega Simmerle, sono di “persone già qui, ospiti di qualcuno in un appartamento ma un po’ stretti, che ora cercano di informarsi sul da farsi”. La struttura in Fiera, oltre che degli sportelli, sarà dotata di una zona “relax”, ovvero di un punto di ristoro con un’area di svago per i bambini: mentre i genitori preparano la documentazione, i figli potranno scorrazzare in uno spazio chiuso e protetto. Infine, al piano -1 è accessibile un cortile (sempre protetto) per ingannare l’attesa all’aria aperta.