“I tempi sono cambiati”
Tra le competenze - ovvero le responsabilità da assessora comunale di Merano - di Emanuela Albieri (eletta in consiglio nella lista La Civica per Merano - Dal Medico sindaco) ci sono tutte quelle che possono aiutarci a capire il futuro delle scuole meranesi, sia in lingua italiana che in lingua tedesca (una significativa novità della Giunta in carica che non distingue le scuole in base alla lingua: ci siamo arrivati nel 2022!). Albieri segue anche i parchi e le strutture culturali in lingua italiana sulle quali torneremo, contraddizioni comprese.
Ma in questi mesi (forse di più) uno scenario emerge da tutti gli altri: il Parco Trost nel quartiere di Maia Bassa/Untermais. Rimarrà un parco anche dopo nuovi insediamenti scolastici sulla sua area? E in che modo?
Salto.bz: Assessora Albieri, che cosa è il Parco Trost?
Emanuela Albieri: Un parco giochi gestito dal Comune e aperto a tutta la cittadinanza per tutto il giorno. Su questo terreno, per un processo iniziato nel 2014-15, è prevista la costruzione di un edificio che ospiterà scuole medie italiane e tedesche (le “Negrelli” e le “Rosegger”) più una grande palestra polifunzionale con parcheggi adiacenti.
Bisognava davvero ipotizzare e poi decidere la costruzione di un nuovo edificio proprio in questa zona?
Sì. Si tratta di creare un polo scolastico che possa accompagnare i bambini dalla scuola materna alle elementari e infine alle medie. In zona abbiamo già oggi un asilo di madrelingua tedesca e uno di madrelingua italiana.
Le scuole “Negrelli e “Rosegger” rimarranno così come sono oggi?
Verranno ridisegnati gli spazi interni e verranno anche ospitate, sotto lo stesso tetto, le scuole elementari “Pascoli” ed “Eckert”. Per dare continuità a questo percorso per bambine e bambini si creerà un nuovo polo scolastico con le due scuole medie”.
E la nuova scuola italiana di musica?
Anche questa scuola è stata prevista, sempre nello stesso areale, comunque in spazi molto ristretti.
Un problema, quello degli spazi, che è antico nella zona…
E’ vero. Alcune classi distaccate della “Eckert” sono ancora oggi ospitate nei locali del Vecchio municipio di Maia Bassa in via Matteotti. Come vede tutte le scuole elementari e medie di questa zona di Merano hanno bisogno urgente di nuovi spazi e si dovevano trovare soluzioni alternative.
Tutto questo è comprensibile: ma la salvaguardia delle superfici verdi dove andrà a finire?
L’intero progetto è protetto da norme secondo le quali a una determinata area edificata dovrà corrispondere una superficie verde. Sono previsti un grande parco e una grande area verde, adiacente al polo scolastico, che dovrà essere aperto anche al pubblico. Compatibilmente con gli orari dell’attività didattica, questo è chiaro.
E l’attuale parco giochi per tutti?
Non si potrà, quando partiranno i lavori, garantirne la continuità perché sotto quel parco dovrà essere costruita la palestra e l’adiacente parcheggio.
Una palestra decisiva per Merano?
Sì. Potrà accogliere competizioni anche di livello nazionale di pallavolo, basket, pallamano, calcio a 5. E poi sarà suddivisa e organizzata affinchè possa ospitare sia le attività delle scuole che gli allenamenti delle società sportive cittadine. Questa palestra è già in fase di progettazione.
Quali sono i motivi di tutti questi interventi?
Le scuole esistenti nell’area sono state costruite 30-40 anni fa. I tempi sono cambiati, dobbiamo dirlo. L’utenza è oggi completamente diversa. Non parliamo solo di autoctoni ma anche di persone che vengono da altri Paesi e che hanno bisogno di attenzioni particolari.
Ovvero?
Aule che consentano approfondimenti singoli o in piccoli gruppi. Gli spazi devono allora essere gestiti in modo diverso da oggi. Insomma, tutte le scuole sono tra virgolette “strette”. E poi dobbiamo considerare che le “Rosegger” in piazza della Rena sono in affitto con contratto in scadenza nell’anno scolastico 2023-24. Ovviamente di questo contratto verrà richiesta una proroga perché non abbiamo una alternativa.
Non va meglio per le elementari italiane “Pascoli”, giusto?
Sono anch’esse in affitto. E in spazi ristretti anche loro.
Lei sta dicendo (ed evidenziando) che tutte le scuole che hanno sede nell’area del Parco Trost sono in sofferenza. Le chiedo allora quale superficie occuperà il nuovo edificio, che è una delle grandi questioni legate al futuro del Trost e delle scuole.
Ripeto che a una determinata superficie edificata deve corrispondere una determinata superficie verde. Esistono calcoli correlati a norme generali e noi le faremo rispettare, naturalmente. E confermo infine che sono previsti un grande parco e una grande area verde.
Durante l’assemblea del
Durante l’assemblea del Comitato di quartiere di Maia Bassa, il 30.04.22, la dirigente dell’Istituto comprensivo di lingua tedesca ha detto che il nuovo Polo scolastico, così come progettato, è troppo piccolo: piccole le aule, poche le aule speciali ed i laboratori, la metà di quelli necessari. Parlava anche in nome del collega della scuola italiana, assente per motivi personali.
È possibile che il luogo individuato diversi anni fa, sia ora troppo piccolo rispetto alle attuali esigenze del quartiere?
Con questa scelta si toglierebbe inoltre uno spazio di vitale importanza per la zona, soprattutto per i bambini e le bambine da zero a 15 anni circa: il parco giochi è utilizzato infatti dai due asili adiacenti, dalle Tagesmütter, dalle famiglie, tutto il giorno. I ragazzini si radunano nel campetto sportivo per trascorrere i pomeriggi.
Si aggiunge il valore ambientale del parco, indispensabile per contrastare l’emergenza climatica in cui ci troviamo. Abbattere alberi e sigillare il suolo sono ormai scelte anacronistiche.
Sono state offerte alternative? No, per ora non si sa. Vaghe promesse? Sì. L’area verde dovrebbe essere aperta al pubblico, ma “compatibilmente con gli orari dell’attività didattica”. Quindi, quando?
Il “grande parco e la grande area verde” previsti andranno forse a sostituire la mensa (già progettata), con aula magna e uffici per le segreterie? O ci sono altri spazi? Dove?
Molti gli interrogativi, poche le risposte concrete. Di base un aut aut: o il parco, o la scuola.
Una falsa scelta, a nostro parere. Sono stati presi in considerazione spazi esistenti o nuovi nelle vicinanze, adatti alle esigenze di una scuola media multilingue con relativa biblioteca? Magari vicini a strutture sportive già esistenti (piscina, pattinaggio, palestra di arrampicata)? Facili da raggiungere con i mezzi pubblici e pista ciclabile già presente.
Eppure ci sembra un’idea scartata a priori.
Per concludere un estratto del “Verbale valutazione elaborati 2° fase”, 07.07.2021, pagg. 11-12. Così è stata presa una decisione di tale portata. Tre persone su cinque hanno deciso, in periodo di commissariamento.
https://www.gemeinde.meran.bz.it/it/Polo_scolastico_di_Maia_Bassa_bandi…
"Due commissari [su 5, ndr] hanno espresso la loro contrarietà al progetto nr. 3 [risultato vincitore, il nr 6 è risultato 2° classificato, ndr] rispetto al progetto nr. 6 e desiderano mettere a verbale le motivazioni che li hanno portati ad esprimere il loro voto contrario:
Il progetto n. 6, a differenza del nr. 3 è l’unico che preserva la bellezza del luogo costituita degli alberi secolari e che trova una strategia poetica per innestare l’edificio nel rispetto del verde esistente. Inoltre, ritengono che il progetto nr. 3 sacrifichi in modo eccessivo le alberature esistenti e che metta anche in serio pericolo la qualità dello spazio aperto dell’asilo retrostante la nuova scuola, sia in fase di cantiere che a realizzazione compiuta, privando i bambini più piccoli dell’ombra dei bellissimi alberi che oggi costituiscono l’identità di quella parte di città. Tre commissari ritengono invece che l’eccellente gestione urbanistica architettonica e pedagogica del progetto nr.3 sia preferibile alla salvaguardia di alcuni alberi esistenti."