Environment | Omicidio preistorico?

Studio internazionale fa un po' di luce sulla morte di Ötzi

Si tratta della scena del crimine più antica della storia dell'uomo, mistero sul quale ancora oggi s'indaga: come è morto Öetzi?
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Foto: Peter Burchia

Durante le analisi compiute nel 2007 sulla mummia del Similaun erano emerse delle prove che facevano sospettare come la morte di Ötzi fosse connessa ad un'aggressione: qualcuno avrebbe colpito Ötzi alla testa, facendolo cadere a terra. O almeno questa era l'ipotesi avanzata dagli studiosi dopo che, grazie ad una TAC, avevano individuato due zone scure nel cervello della mummia, probabilmente lividi prodottisi a causa dei colpi ricevuti. Ipotesi che trova oggi conferma, grazie alle nuove tecniche di ricerca.

Da due anni un team internazionale sta studiando minuscoli campioni di tessuto cerebrale dell'esploratore preistorico per scoprire le cause della sua morte. Le scoperte fatte, seppur poco sorprendenti agli occhi di noi profani, hanno rallegrato la giornata dei ricercatori. Infatti la mummia è talmente ben conservata che i tessuti molli come il cervello sono praticamente integri. Si sono potute così studiare le proteine nel cervello di Ötzi e capire che, poco prima di morire, aveva ricevuto almeno un colpo alla testa. Doveva essere ancora vivo al momento della caduta, perché dagli esami eseguiti è emerso come l'organismo avesse reagito subito al colpo ricevuto, producendo un gran numero di proteine per coagulare il sangue e fermare l'emorragia.

Certo, non è stata fatta piena luce sulla questione. Gli studiosi non hanno ancora capito se Ötzi sia morto a causa della freccia che lo ha colpito alla schiena, della botta in testa ricevuta o in seguito alla caduta. Quello che è certo è che l'ottima conservazione dei tessuti, congiunta alle scoperte fatte fino ad ora, nel prossimo futuro aiuteranno gli studiosi a scoprire ulteriori informazioni sul nostro avo, e sulla sua morte.