Argentina in finale contro la Germania
La seconda semifinale del campionato mondiale, che opponeva l'Argentina di Messi all'Olanda di Robben, è stata esattamente l'opposto di quella vista ieri, tra Germania e Brasile. Tanto dissennata ma spettacolare, e in fondo irripetibile, la partita di Belo Horizonte, con la squadra di casa fatta letteralmente a pezzi dagli avversari, noiosa e inconcludente invece quella di San Paolo, con due formazioni paralizzate per 120 minuti dalla paura di perdere, e quindi arrivate a battere i calci di rigore per giungere a una conclusione che altrimenti non sarebbero mai riuscite a trovare.
Si farebbe molta fatica a trovare spunti o episodi per raccontare l'incontro tra gli Orange e l'Albiceleste. Di veri e propri tiri in porta neppure l'ombra, difese bloccate e un irritante tatticismo che ha profondamente annoiato i telespettatori di tutto il mondo e fatto addormentare i bambini, che magari si aspettavano di passare un'altra notte di emozioni davanti alla televisione.
La sfida non poteva risolversi che ai rigori, dunque. E qui l'Argentina ha prevalso grazie alle parate di Romero (oppure, cambiando prospettiva, per colpa degli sbagli di Vlaar e Sneijeder). Considerando la supremazia territoriale che i sudamericani avevano esercitato, seppur sterilmente, per lunghi tratti della partita, si potrebbe quasi dire che si sia trattato di una vittoria meritata. Ma è chiaro che per continuare a coltivare il sogno di conquistare la coppa del mondo occorrerà fare molto di più.
Che partita sarà, allora, quella di Rio de Janeiro? La Germania parte favorita, ma l'Argentina sembra fatta apposta per rovinare la festa a chi ha già cominciato incautamente a festeggiare. Ne sa qualcosa l'Italia, che fu estromessa dal “suo” mondiale proprio da Maradona e compagni. Era il 1990 e la finale, guarda caso, fu proprio tra l'Argentina e la Germania. Adesso ci sarebbe la possibilità di una rivincita.