Politics | Il dibattito

Vittima di un incidente o del terrorismo?

La notte dei fuochi causò la disabilità di Ubaldo Bacchiega. E il consigliere comunale di Bolzano chiede che Luis Amplatz non venga celebrato a 50 anni dalla morte.

Nel giugno del ’61 la madre di Ubaldo Bacchiega abitava ad Oltrisarco a Bolzano, distante solo pochi metri da uno dei tralicci che saltarono nella ‘notte dei fuochi’. Lo shock legato all’esplosione rese estremamente complessa la gravidanza che la donna stava portando a termine e suo figlio nacque diversamente abile.
Ubaldo Bacchiega oggi ha 53 anni, è dipendente pubblico e consigliere comunale a Bolzano. Da decenni è fortemente impegnato per la salvaguardia dei diritti civili e quest'anno ha deciso di alzare la sua voce per sollevare una questione quanto meno controversa.

Bacchiega ha chiesto che Luis Amplatz, uno dei leader del Befreiungsausschuss Südtirol, non venga ‘celebrato’ nella ricorrenza dei 50 anni dal suo assassinio, avvenuto per mano di un infiltrato dei servizi segreti italiani. La richiesta che le celebrazioni per Amplatz non abbiano luogo, Bacchiega l’ha rivolta niente meno che al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che ha avuto occasione di incontrare in val Fiscalina. Napolitano l’ha consigliato di rivolgersi al commissario del governo Elisabetta Margiacchi

Bacchiega nei giorni scorsi ha anche avuto occasione di incontrare Roland Lang, uno degli organizzatori delle celebrazioni per Amplatz per conto di Heimatbund
I due si sono confrontati a lungo. Bacchiega ha raccontato la sua storia e l’origine della sua disabilità, mentre Roland Lang si è rammaricato per l’’incidente’ capitato alla madre di Bacchiega. 

Quanto capitato a Bacchiega è un effetto collaterale indesiderato della notte dei fuochi? 
L’incidente occorso alla madre di Bacchiega (e di cui lui porta i segni a vita) è compatibile con le ‘celebrazioni’ di potrà godere Amplatz, uno dei protagonisti di quella che per alcuni fu una lotta per la libertà e per altri vero e proprio ‘terrorismo’?

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