Vacanze elettorali
Sulla prima pagina di Dolomiten di oggi troneggia - segno dei tempi - una bionda in bikini bianco seduta di spalle, con al suo fianco l'urna elettorale per le provinciali. La bionda ha un problema: per il ponte di Ognissanti è giustamente partita per le sue vacanze ai tropici e dunque come farà ad esercitare il suo diritto/dovere di voto? Il quotidiano in lingua tedesca riferisce che il Landesregierng nel febbraio scorso aveva per così dire sottovalutato l'effetto astensionismo da Urlaub. Ora la preoccupazione cresce e si fa sempre più strada l'ipotesi del Briefwahl, ma i tempi stringono. Come se non bastasse sopra la foto della bionda troneggia un'altro titolo che provoca senz'altro ulteriori sussulti nei palazzi del potere made in Südtirol: "Strom: Auf Landesregierung rollt eine Mega-Klage zu".
Il quotidiano Alto Adige si affida invece soprattutto oggi alla cronaca nera. La fotonotizia riguarda i masi andati in fumo a Dobbiaco, a causa di un incendio, e l'arresto di una banda che riforniva il mercato regionale di cocaina.
La prima pagina di Tageszeitung, oggi particolarmente frizzante di contenuti, spazia dallo stucchevole dibattito in corso sull'ipotesi tirolese di assegnare in futuro le onoreficenze anche ad "Italiener" allo "Endespurt" (non è ancora un po' presto?) della campagna elettorale per le provinciali. Ce n'è per tutti i gusti, dalla sospirata cittadinanza italiana per la svedese SVP alla battaglia ambientalista a Sesto sposata dai Verdi, dalla "umstrittene Wahlkampagne" dell'"Unitalia-Alpino Donato Seppi" al vero e proprio quesito del secolo: "Wer sind di besseren Kommunisten?".
Corriere dell'Alto Adige molto più prosaicamente si dedica alle tematiche che gli sono più care, e cioè quelle del lavoro e dell'economia. Come dargli torto? Nello specifico si segnala il varo del piano per il lavoro da parte della provincia, che prevede "Sgravi Irap e contributi alle aziende".
Da segnalare anche una più che indiscrezione richiamata in prima pagina sul giornale: Andreas Perugini, uno dei leader storici locali del Movimento 5 Stelle, sarebbe stato escluso dalla lista per le provinciali per "troppa litigiosità". La replica? "Siamo tornati alle purghe staliniane".