Addio alla 'voce' di Solda

Aveva abbandonato le scene da decenni, ma il suo nome emoziona ancora gli appassionati melomani più di quello di una delle cantanti di oggi. Magda Olivero, spentasi a Milano all'età di 104 anni, è stata una delle regine dell'opera lirica italiana.
Nella sua lunga esistenza, costellata di abbandoni e ritorni al bel canto, un amore immutabile nel tempo: quello per Solda. Vi arriva in tempo di guerra, nel 1942, quando è già un'affermata interprete. Vi torna, immancabilmente negli anni successivi. In quella valle separata dal resto del mondo, dove la strada che arriva da "fuori" si interrompe e non prosegue, in un isolamento vegliato dai giganti dell'Ortles e del grande piccolo Zebrù, Magda Olivero trova, come confiderà in diverse interviste, un equilibrio perfetto tra anima e natura.
E' un rapporto che , nel tempo, si arricchisce anche con l'allacciarsi di nuovi rapporti umani. Particolare, unico forse, quello con un sacerdote che in quegli anni, arrivando da molto lontano raggiunge la piccola valle. Don Josef Hurton, fuggito dalla Cecoslovacchia comunista, diviene parroco di Solda e alpinista, pastore di anime e soccorritore di chi rischia d'essere tradito dalla montagna.
Tra il sacerdote e la grande cantante lirica si stabilisce un rapporto del tutto speciale e Magda Olivero inizia, quando già ha lasciato il palcoscenico, a donare il tesoro della sua voce alla piccola chiesa parrocchiale di Solda, dove invariabilmente torna ogni anno.
E' una voce, come testimoniano le registrazioni raccolte in un album nel 2003, rimasta miracolosamente fresca e limpida, ad onta dell'età che avanza.
Così sino a poco tempo fa. Un regalo alla comunità che l'ha accolta con calore, una preghiera innalzata a pochi passi dal grande altare delle montagne più alte.
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