Politics | Intervista

“In bilico tra un fallimento e una grande opportunità”

Lorenzini subentra a Stefanelli e dice “se ci sarà un Benko bis io non ci starò”, auspicando però un ricompattamento della maggioranza sul programma.

Erano giorni ormai che Marialaura Lorenzini se lo aspettava e alla fine il momento cruciale è arrivato. In occasione dell’Assemblea dei Verdi lunedì scorso l’architetta bolzanina, prima non eletta nelle liste degli ambientalisti, aveva espresso le sue emozioni e le sue aspettative, contrastata tra il desiderio di manifestare a Cecilia Stefanelli tutto il suo apprezzamento e sostegno ma anche la volontà di aiutare la politica comunale a ritrovare la bussola per lo meno su alcuni temi “che vengano incontro alle reali esigenze dei cittadini”. 
Il subentro ufficiale di Lorenzini avverrà con ogni probabilità nell’ambito della prossima seduta del consiglio comunale di Bolzano, convocata per martedì 15 settembre. Ma intanto è già ripartito il dialogo interno alla maggioranza, volto a togliere dal congelatore le competenze degli assessori e soprattutto verificare la tenuta in consiglio in vista dei primi voti importanti previsti per la seconda metà di settembre. 

Marialaura Lorenzini, qual è il suo stato d’animo? Il suo ingresso in consiglio comunale in realtà assume diversi significati. Innanzitutto il passaggio da consigliera di quartiere all’aula ‘principlale’. Poi il subentro alla candidata sindaca degli ecosociali e compagna di partito Stefanelli. E poi il ruolo scomodo di possibile pedina fondamentale nel tentativo di ricostruire un equilibrio che possa dare alla città un governo anche se temporaneo alla città. Lei lunedì scorso all’assemblea dei Verdi ha perorato la causa della riapertura delle trattative con Spagnolli. Ma si tratta dello stesso Spagnolli che lei aveva interrotto in aula, urlando, lo scorso 24 luglio, in occasione del voto su Benko. Lo stesso Spagnolli - ancora - che ha trattato a pesci in faccia il suo partito e Cecilia Stefanelli. E che - soprattutto - su Benko alla fine si è riallineato, votando a favore. 
Questo è un periodo veramente difficile. Sono molti dispiaciuta per Cecilia, io la stimo e penso che la stima sia reciproca. Ci siamo anche sentite. Penso che abbiamo due visioni diverse della coerenza, entrambe da rispettare. Lei ha avuto un ruolo fondamentale nel nella predisposizione del programma dei Verdi per la legislatura 2015-2020 inserendo alcuni punti molto importanti. La mia coerenza invece parte con il voto del 24 luglio. 

Dunque Benko continua a pesare. E molto.
Do dico chiaramente: se ci sarà un Benko bis io non ci starò. Se invece SVP assieme a PD e a Spagnolli - sono in tre, non c’è solo il sindaco - decidono di rispettare il voto del 24 luglio allora possiamo riprendere veramente a parlare dei bisogni della città. Dell’urbanistica, dei quartieri del sociale. Negli ultimi anni si è parlato spesso di degrado urbanistico ma si trattava invece di una problematica sociale. La parola degrado mi dà fastidio anche perché voglio ricordare, se parliamo in particolare del Parco della Stazione, si tratta di persone. 
Bisogna guardare al futuro, anche se tenendo ben presente quello che è successo, il ricordo dei 3 anni di sofferenza che rimarrà ben stampato. Per alcuni anni tutto è stato concentrato sul progetto del Kaufhaus di Benko, ora è il momento di dire basta e andare avanti. 

A suo tempo il progetto Kaufhaus era stato bocciato con una maggioranza bulgara nel consiglio di quartiere Centro. Lei ha parlato a più riprese nei mesi scorsi della necessità di urbanistica partecipata anche a Bolzano. E dice che le vere proprietà riguardano altri quartieri, come i Piani, Oltrisarco e la zona industriale con i 170 immobili dimessi.  
In realtà anche il Centro ha le sue priorità. Quello che dobbiamo fare è partire dal programma scritto con SVP, PD, SEL e Gallo. Quel programma dice chiaramente che Benko fa parte del passato. Che l’articolo 55 quinquies è stato un male per la città, dividendola. Voglio anche ricordare che quell’articolo della legge provinciale potrebbe prossimamente avere conseguenze anche in altri centri della Provincia. Dobbiamo cominciare a guardare ai negozi di quartiere, che danno davvero qualità e sicurezza. E agli altri temi, che sono tanti e tutti importanti. 

Per quanto riguarda i centri commerciali però non c’è solo Bneko. Podini da solo sta in pratica rifacendo un intero rione della città. Poi c’è l’Aspiag con i suoi progetti… Molti cittadini in realtà vedono in questi movimenti una città che si cresce, sulla spinta - appunto - dei privati. Mentre la politica è bloccata.
Ma ci siamo resi conto di quanti centri commerciali stanno nascendo in questo periodo? Quello progettato dall’Aspiag potrebbe diventare il centro commerciale più grande d’Europa. Io sono sempre stata contro l’idea dei centri commerciali. Quello dei centri commerciali è un concetto vecchio, stanno chiudendoli anche in Germania. Anche la Provincia la pensava così e chiudeva in merito a nuove iniziative. Poi improvvisamente si è aperta… Ora occorre guardare allo stato delle cose: alcune non possiamo più cambiarle, purtroppo. Per il resto dobbiamo pensare al benessere delle persone, che va messo al centro di ogni discussione in consiglio comunale, non solo con la maggioranza ma con tutti i partiti. 

Come hai vissuto il travaglio interno ai Verdi? Sui giornali Repetto ha detto che in realtà la maggioranza degli elettori della Stefanelli candidata sindaco erano dalla sua parte… Mentre per Spagnolli i Verdi avrebbero fatto di tutto per convincere la Stefanelli a non dimettersi, perché la vedevano bene per una prossima candidatura in consiglio provinciale….
Io consiglierei a tutti i partiti di guardare dentro a casa loro. Quello attuale infatti è veramente un periodo di decadenza, dal punti di vista etico e culturale. È un lavoro che noi Verdi stiamo facendo con fatica. 
Ma in realtà in questa fase sono successe davvero tante cose che ci offrire   importanti lezioni per il futuro. 

Con gli Ecosociali ora ci sarà una ricucitura?
Anche con loro abbiamo vissuto un momento difficile. Abbiamo governato insieme e fatto una campagna elettorale con Cecilia Stefanelli come candidata sindaca. Io mi auguro di riuscire insieme a ricompattarci nell’interesse della città. L’unione fa la forza, ma io conto anche sulle associazioni, come Città Nostra, il gruppo di giovani Gemeinsam, i ruppi ambientalisti… Dobbiamo concentrarci sulle problematiche reali per arrivare a delle soluzioni. È la mia speranza, altrimenti andremo incontro ad un fallimento. 

Con il M5S lei ha condiviso una parte di battaglie contro Benko. Quali sono gli elementi che vi dividono?
L’elettorato del Movimento 5 Stelle è molto simile al nostro. Poi sulle scelte ci sono invece delle differenze. In consiglio comunale noi ad esempio abbiamo voluto appoggiare, rischiando, PD SVP e Spagnolli per arrivare all’unico momento democratico previsto da quella legge veramente folle in merito a Benko. Attraverso quel passaggio abbiamo rischiato di non farci capire dalle persone, però per noi è stato veramente importante arrivarci. Per me quella è stata una grande vittoria. 
Con 5 Stelle siamo più vicini su altri punti, come l’inceneritore. Ma in realtà su  certe cose siamo vicini anche alla SVP o altri. Dobbiamo trovare punti in comune, tenendo in considerazione il fatto che la popolazione è stanca, anche di vederci così immobili. Vedo la possibilità di un grande fallimento, che però altrimenti potrebbe anche essere una grande opportunità per fare qualcosa. Un’occasione da non perdere. 

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ferdinand tessadri Thu, 09/10/2015 - 12:11

Ma guarda. Non avei mai pensato che i proprietari di Twenty e di Aspiag fossero così stupidi da investire decine di milioni di Euro in centri commerciali, che come afferma la signora, sono obsoleti ed in altri paesi vengono già chiusi. Non si finisce mai di imparare.

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Rudi Rieder Mon, 09/14/2015 - 14:42

La grande vittoria in consiglio comunale sulla questione Benko é stata molto risicata e probabilmente non ci avrebbe scommesso nessuno, secondo noi sarebbe stato meglio far cadere il governo, cioé di non entrare a far parte del governo con la seconda votazione (sulla quale comunque pende ancora la denuncia a Roma), peró su questo abbiamo oppinioni diverse, anche adesso, dove si parla di progetto congelato, mentre Kompatscher e Ladinser fanno chiaramente intendere in quale direzione il Comune si muoverá. Dove mi sembra che invece Marialaura abbia delle idee un'pó confuse é sulla questione inceneritore, sempre voluto e difeso dai Verdi sia con Fattor che con la Tricanato. Sentir dire che i Verdi e il M5S su questo argomento siano vicini fa un'pó ridere (per non dire male). Se ci sará sintonia tra i due gruppi politici si vedrá, appoggiando voi il governo e i punti che Ladinser ha gia lasciato intravedere ne dubito fortemente. "La popolazione é stanca", appunto, penso sia ora di prenderne nota e di cominciare a pensare anche agli interessi dei cittadini, oltre a quelli privati!!

Mon, 09/14/2015 - 14:42 Permalink