Riparte la Consulta immigrati
Dopo un’intensa opera di pressione da parte delle associazioni e di diversi consiglieri di maggioranza, in primis i Verdi, ma anche di consiglieri di Pd e Svp, il via libera è arrivato. L’assessore Sandro Repetto ha detto sì, seppur mantenendo la propria perplessità, facilitando la ripartenza della “Consulta immigrate/i” di Bolzano. Definizione sintetica che appare forse superata perché come sempre le categorie non rappresentano interamente la complessità sociale, la sua evoluzione e la ricchezza delle storie personali.
Resta il modello elettivo
La Consulta, dunque. Al di là della terminologia (quella completa è Consulta comunale delle cittadine e dei cittadini extracomunitari ed apolidi residenti a Bolzano) l’organismo è ritenuto molto importante dai suoi promotori per la partecipazione civile di chi vive da tempo in città, lavora e “paga le tasse” ma non avendo la cittadinanza non gode dei diritti politici. La decisione presa dal sindaco Renzo Caramaschi e dai suoi assessori “sblocca” l’impasse a cui era soggetta l’assemblea, insediatasi per la prima volta nel 2004 (in un’esperienza che proiettò Bolzano come città capofila in Italia) e che nell’attuale consiliatura non era ancora stata avviata.
La mediazione trovata in giunta permette di far ripartire la Consulta, sempre con il modello elettivo. Nell’ultimo mandato l’assemblea aveva 14 componenti, fra cui una presidente (Paola Carbajal) e un vicepresidente (Sadet Abdushi). Membri eletti in base alle aree geografiche di provenienza - Asia, America, Africa, Europa non Ue - dagli stranieri regolari e maggiorenni iscritti all’anagrafe di Bolzano. Anche il prossimo mandato sarà elettivo, secondo l’accordo trovato in giunta. A novembre o comunque entro la fine dell’anno sono previste le elezioni, alle quali possono partecipare gli 11.000 aventi diritto residenti nel capoluogo. Per far funzionare l’ente ci sono 40.000 euro inseriti a bilancio.
Repetto e i Verdi
Repetto ha accettato. “Abbiamo approvato la consultazione - racconta -, anche se personalmente considero superato un organismo di questo tipo. Dopo il buon avvio l’interesse per la Consulta è diminuito costantemente e quanto avvenuto a Merano ha fatto sorgere dei timori”, spiega l’assessore.
Abbiamo approvato la consultazione, ma rimango perplesso. Un organismo di questo tipo mi pare superato. A Merano dove ha votato il 5% degli aventi diritto ha fatto sorgere dei timori. E anche il modello per la Provincia non funziona molto (Sandro Repetto)
Il riferimento è al caso del Burgraviato dove alle ultime elezioni per la Consulta degli stranieri, nel giugno scorso, si sono presentati in 161, su 3.513 aventi diritto (meno del 5%). Un esito che ha sconsigliato all’assessore competente sul tema a Bolzano di non procedere. “Anche il sistema adottato dalla Provincia non funziona molto”, aggiunge.
I Verdi hanno intensamente lavorato per questa soluzione. È fondamentale promuovere la partecipazione alla vita sociale e politica della città da parte di chi qui vive, lavora, paga le tasse e vorrebbe dare un contributo (Marialaura Lorenzini)
A quanto pare però l’opera di persuasione in maggioranza ha dato i suoi frutti. Il gruppo consiliare ambientalista è soddisfatto. “I Verdi hanno intensamente lavorato per questa soluzione. È fondamentale promuovere la partecipazione attiva e democratica alla vita sociale, culturale e politica della città da parte di chi qui vive, lavora, paga le tasse e vorrebbe dare un contributo”, afferma l’assessora Marialaura Lorenzini.