Politics | Demokratiedefizit

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Brief gegen die Abschaffung der Pressekonferenz nach der Regierungssitzung. Lettera contro l’abolizione della conferenza stampa dopo la riunione della Giunta.
Pressesaal
Foto: Landespresseamt
  • Gemeinsame Stellungnahme der Redaktionen und Chefredakteure Südtiroler Medien zur Abschaffung der Pressekonferenz am Anschluss an die Sitzung der Landesregierung

    Die gesamte SALTO-Redaktion hat zusammen mit 100 anderen Journalistinnen und Journalisten den offenen Brief unterzeichnet:

     

    Die Redaktionskomitees der Südtiroler Medien,

    die Chefredakteurinnen und Chefredakteure der Südtiroler Medien,

    die Journalistinnen und Journalisten der Südtiroler Medien

    nehmen mit Befremden die Entscheidung zur Kenntnis, künftig nach der Sitzung der Landesregierung keine Pressekonferenz mehr abzuhalten.

    Wir sehen dies als Eingriff in die freie Berichterstattung. Information lebt vom Austausch und von der Möglichkeit Fragen zu stellen.

    Wenn die Landesregierung entscheidet, dass keine Fragen mehr zugelassen werden, nehmen wir das zur Kenntnis. Wenn jedoch vorausgesetzt wird, dass wir die Pressemitteilungen der von der Landesverwaltung eingesetzten Landes-Presseagentur sowie die Videostatements der Politikerinnen und Politiker veröffentlichen, müssen wir — im Interesse der öffentlichen Meinungsbildung und der Bürgerinnen und Bürger — gegen dieses Vorgehen protestieren.

    Es ist Aufgabe von Journalistinnen und Journalisten, das Interesse und die Relevanz von Nachrichten zu beurteilen; ein vorgelagerter Eingriff durch die Landesregierung wird daher als unangemessen und als Beeinträchtigung des journalistischen Berufs sowie des Rechts der Bürgerinnen und Bürger auf Information erachtet.

    Als Journalistinnen und Journalisten stellen wir uns gegen einen reinen Verlautbarungsjournalismus und behalten uns aus berufsethischen Gründen vor, die relevanten Fragen zu stellen. Die Abschaffung der Pressekonferenzen schafft keinen erkennbaren Nutzen für die Landesregierung (die daraus resultierende Zeitersparnis ist minimal), hingegen eine Erschwernis für die journalistische Arbeit.

    Aus diesem Grund ersuchen wir — in unserer institutionellen Rolle als unabhängige Medien — die Öffentlichkeit bestmöglich und so breit wie möglich zu informieren und im Sinne der Meinungsbildung und der Demokratie die Entscheidung, die Landespressekonferenz auszusetzen, noch einmal zu überdenken.

  • Dichiarazione congiunta delle redazioni e dei caporedattori dei media dell’Alto Adige sull’abolizione della conferenza stampa al termine della seduta della Giunta provinciale.

    L’intera redazione di SALTO ha firmato questa lettera insieme ad altri 100 giornalisti:

     

    I comitati di redazione dei media sudtirolesi e altoatesini,

    le direttrici e i direttori responsabili dei media sudtirolesi e altoatesini,

    le giornaliste e i giornalisti dei media sudtirolesi e altoatesini

    prendono atto con sconcerto della decisione della giunta provinciale di non tenere più una conferenza stampa al termine della propria seduta.

    Lo riteniamo un intervento arbitrario sulla libera informazione. L’informazione vive dello scambio e delle domande.

    Se la giunta provinciale decide che non saranno più ammesse domande, ne prendiamo atto. Ma se si dà per scontato che pubblicheremo i benevoli comunicati stampa dell’Agenzia di stampa istituita dall’amministrazione provinciale, nonché le videodichiarazioni dei politici, è nostro dovere — nell’interesse della formazione dell’opinione pubblica e delle cittadine e dei cittadini  — protestare contro questa procedura.

    Spetta a giornalisti e giornaliste valutare l’interesse e la rilevanza delle notizie, pertanto un intervento a monte operato dalla giunta è ritenuto inappropriato e lesivo della professione giornalistica e del diritto della cittadinanza a essere informata.

    In quanto giornaliste e giornalisti, ci opponiamo a un giornalismo di mera comunicazione ufficiale e, per etica professionale, ci riserviamo di porre tutte le domande che riteniamo opportune e rilevanti.

    Per questo motivo chiediamo, in virtù del nostro ruolo istituzionale di media indipendenti, di informare il pubblico nel modo migliore e più ampio possibile e, nell’interesse della formazione dell’opinione e della democrazia, di riconsiderare la decisione della giunta di organizzare la conferenza stampa a proprio piacimento.