Economy | Energia

“Quei tubi non valgono 400 milioni”

Allagamento di Brunico: i Verdi auspicano controlli più severi sui vecchi impianti già di Enel ed Edison. Auspicando un conseguente ‘sconto’ sulle quote Enel.

Sabato scorso la rottura dei tubi di SE Hydropower hanno provocato una vera e propria alluvione nel capoluogo pusterese. 
Una volta terminata l’emergenza, risolta grazie all’efficace intervento dei Vigili del Fuoco, ora è la politica a prendere la parola.I consiglieri provinciali dei Verdi in merito hanno ricordato il precedente a Perca di alcuni mesi fa, auspicando insieme ai Vigili del Fuoco di Brunico che vengano promossi “controlli accurati su tutta la rete in modo da escludere il più possibile in futuro conseguenze disastrose per cose, edifici e persone”

Il partito ambientalista ne ha approfittato per affermare che nell’acquisizione del 40% delle quote ENEL in SE Hydropower, recentemente annunciata dalla Provincia, debba essere tenuto conto del reale stato delle condutture acquisiste. I Verdi chiedono a SEl e Giunta di ritrattare la cifra pattuita di 400 milioni Euro, “vista la bomba a orologeria rappresentata dallo stato pietoso delle condotte”.

L'allagamento di Brunico si è verificato in seguito alla rottura della conduttura che alimenta la centrale del capoluogo Pusterese. Sott'acqua sono finite le cantine di 6 edifici di via Capuccini. 70 persone sono state evacuate grazie all'intervento di 120 vigili del fuoco volontari di Brunico e circondario.