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Lotta all’accattonaggio

Approvata la modifica del Regolamento di Polizia Urbana, Penta: “sarà più efficace l'azione preventiva di contrasto al fenomeno”.

Novità nella seduta di giunta di oggi, 10 dicembre: Michele Penta, commissario straordinario del Comune di Bolzano fa sapere che è stata approvata la modifica del Regolamento di Polizia Urbana che prevede l'introduzione dell'articolo 21 "Divieto di accattonaggio". La modifica in questione - si legge in una nota del Comune - si pone in linea con gli orientamenti costantemente emersi in sede di Comitato provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica (del quale l'Amministrazione Comunale è componente effettiva) e rientra nelle competenze sindacali attinenti alla sicurezza urbana di cui al Decreto del Ministro dell'Interno 5/8/2008 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 9/8/208 nr. 186. Tale strumento rende più efficace l'azione preventiva di contrasto nei confronti dell'accattonaggio molesto. L'ordinanza anti-accattonaggio varata nell'era Spagnolli diventa dunque norma a tutti gli effetti; i trasgressori rischiano una multa fra i 25 e i 250 euro.

Ecco cosa stabilisce l’art. 21:

1. A tutela della sicurezza e del decoro della città non sono consentiti l'accattonaggio e la richiesta di elemosina nei luoghi di seguito indicati:
a) nelle aree prospicenti le stazioni ferroviarie, gli ospedali, le case di cura, i soggiorni per anziani;
b) all'interno ed in prossimità di mercati e fiere;
c) dinanzi ai luoghi di culto nonché davanti ed all'interno dei cimiteri;
d) davanti agli ingressi di esercizi commerciali e pubblici esercizi; il divieto si estende alla superficie data in concessione ai privati fino ad una distanza minima di 10 metri;
e) davanti agli uffici pubblici ed agli istituti bancari, compresi gli sportelli di erogazione di denaro;
f) nei pressi delle casse anche automatiche di aree di sosta o parcheggi e di parcometri;
g) presso le intersezioni stradali ed i ponti.

2. È altresì vietata l'attività di questua esercitata mediante l'utilizzo di animali.

3. All'accertamento della violazione consegue, oltre alla sanzione di cui all'art. 22, comma 3, l'applicazione della sanzione amministrativa accessoria del sequestro del denaro provento della violazione e di eventuali attrezzature impiegate nell'attività secondo quanto previsto dalla Legge 689/1981.

Soddisfatto della decisione del commissario, il socialista Claudio Della Ratta: “non si può vietare l’accattonaggio, ma lo si può regolamentare, e soprattutto lo si può mitigare, dando un chiaro segnale di contrasto a questa pratica che ormai è chiaramente diventata anche un fenomeno di tipo organizzato. Chi ha il compito di tutelare la cittadinanza deve introdurre regole certe ed applicabili per disincentivare un fenomeno che purtroppo, e non causa la crisi, sta drasticamente aumentando. I comuni mettono a disposizione dei cittadini in difficoltà molteplici strutture e servizi per garantire i bisogni primari. Questa è la leva che dovrebbe sollevare i dubbi di chi è restio ad accettare interventi nei confronti di chi ha fatto del chiedere l’elemosina una vera e propria attività. Nessuno penso (e ne sono certo) vuole accanirsi contro i deboli, in questo caso i mendicanti. Si vorrebbe solo che un fenomeno fino ad alcuni anni fa contenuto entro limiti fisiologici, ritorni ad essere accettabile in un tessuto sociale tipico di una piccola cittadina quale la nostra”.

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Maximilian Ben… Thu, 12/10/2015 - 22:32

Io non ho capito dove si può chiedere l'elemosina. Sulle passeggiate del Talvera?
Poi ricordo, che attualmente, quindi anche in questo preciso istante, circa 60-100 persone stanno dormendo al freddo, perché anche i letti nell'emergenza freddo sono esauriti. A dalla Ratta chiedo cosa ha fatto il comune nella lotta contro la emarginazione sociale estrema. La mia risposta: un ca..o!

Thu, 12/10/2015 - 22:32 Permalink