WomenArEurope #MiBomboEsMio

Il diritto all'autodeterminazione delle donne, poter disporre del proprio corpo, avendo la garanzia degli stessi diritti in tema di sessualità e salute riproduttiva e dell’aborto legale e sicuro, senza i vincoli dell’obiezione di coscienza. La bocciatura della risoluzione Estrela al Parlamento Europeo e quanto sta succedendo in Spagna ha portato le donne d'Europa a fare rete.
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Questo è il nome di una pagina fb https://www.facebook.com/womenareurope?fref=ts che in pochi giorni ha raggiunto gli 860 “mi piace”.

E’ stata aperta successivamente alla bocciatura da parte del Parlamento Europeo della risoluzione Estrela, che ha preoccupato molte donne, associazioni e organizzazioni femminili in quanto è l’ultimo di una lunga serie di attacchi all’autodeterminazione delle donne.

La risoluzione invitava gli Stati membri a garantire, per le donne di tutti i Paesi della UE, gli stessi diritti in tema di sessualità e salute riproduttiva e l’aborto legale e sicuro, senza i vincoli dell’obiezione di coscienza.

Anche a causa della capillare azione dei no-choice, il testo è stato bocciato e sostituito con una proposta di esponenti del PPE che afferma la non competenza del Parlamento europeo su queste tematiche,rimandando alle scelte dei singoli Paesi.

A questo dobbiamo aggiungere l’astensione di sette parlamentari del PD, che ha consentito che questo avvenisse, e che ha sorpreso e preoccupato tutte le donne che sul tema dell’autodeterminazione  tengono alta l’allerta.

Pochi giorni dopo la bocciatura della risoluzione europea, una nota ANSA rileva che “Il governo spagnolo del conservatore Mariano Rajoy ha approvato una nuova legge sull'aborto, rendendolo un reato e consentendolo solo in alcuni rari casi specifici. Immediate le reazioni critiche: Il PSOE ha detto che si tratta di una legge "cinica e ingiusta".La riforma modifica la legge in vigore del Governo socialista di Zapatero. L'aborto è consentito solo nei casi di stupro e di "pericolo grave" per la salute fisica o psichica della donna".

La preoccupazione delle donne europee è alta. Il diritto di scelta e di autodeterminazione della donna rispetto al proprio corpo non può essere oggetto continuo di leggi che provano a rimuoverlo od ostacolarlo. Senza contare il rischio di ritorno ai tempi bui delle mammane con quali rischi per la salute delle donne.

Anche in Italia sappiamo bene quanto nonostante la legge 194 ne preveda il diritto, l’obiezione di coscienza indiscriminata e non adeguatamente regolata, fa sì che in molti ospedali non venga praticato, limitando di fatto il diritto delle donne.

Il comitato SNOQ di Firenze è venuto in contatto con alcune associazioni spagnole e insieme ad un gruppo di altre donne di altre associazioni, tra le quali anche la nostra, si è dato vita all’appello che potrete firmare a questo link

http://goo.gl/e9UkCy

L’appello è stato tradotto in spagnolo, portoghese, inglese, francese e tedesco. Ve lo alleghiamo nelle diverse lingue.

Oltre a chiedervi di firmarlo, vi invitiamo a diffonderlo il più possibile attraverso le vostre reti di contatto, amici e amiche, associazioni, enti, organizzazioni, in Italia e all’estero.

L’obiettivo è l’organizzazione di una manifestazione/evento unitario ed europeo probabilmente in occasione dell’8 marzo, Giornata Internazionale della Donna #DirittiENonMimose, ancora non sappiamo se le manifestazioni saranno in presenza, o online.

Vi aspettiamo numerosi e numerose a sottoscrivere l’appello, non dimentichiamoci che il corpo delle donne non può all’alba del 2013 essere sempre e comunque uno degli “oggetti” di diversione, all’attenzione delle reali problematiche da cui è afflitta l’Europa. 

Oggi come negli anni '70 in un momento storico e socioculturale in cui le disuguaglianze sociali ed economiche si ingrandiscono a vista d'occhio, cosa c'è di meglio di tornare ad occuparsi del nostro "utero"?

#mibomboesmio - #nuncamas - Se Non Ora Quando? Es ist Zeit!!!

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Maximilian Ben… Mon, 01/13/2014 - 08:31

"l’obiezione di coscienza indiscriminata e non adeguatamente regolata" esiste anche nell'ospedale di Bolzano. Sono veramente pochi i medici ginecologi, anestesisti ed infermiere, che obbiettano per veri motivi di coscienza. A volte mi verrebbe da dire, che se questa scelta non facile capitasse a loro, alle loro donne e figlie, andrebbe vietata! Ma poi ci ripenso. Alla loro ipocrisia non dobbiamo aggiungere ingiustizia.

Mon, 01/13/2014 - 08:31 Permalink
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Nadia Mazzardis Mon, 01/13/2014 - 13:23

Scrive Luc Ferry nel suo "Famiglie vi amo", la politica e la religione si preoccupano molto dei periodi temporali estremi della vita.

Sono sempre molto interessati al molto prima di nascere e al poco prima di morire. Vorrebbero controllare, disciplinare e decidere per noi.

Poi se con le loro leggi ci fanno vivere una vita non degna di essere vissuta, questo interessa praticamente a nessuno...ma sono dettagli, no?

Mon, 01/13/2014 - 13:23 Permalink