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Benko: la parola passa alle circoscrizioni

Entro la settimana sarà resa pubblica la documentazione aggiornata. Il commissario Penta si appella a quello che resta delle istituzioni rappresentative cittadine.

A più riprese negli ultimi anni ci si è chiesti a cosa servono le circoscrizioni, organismo rappresentativo da molti considerato inutile perché privo di reali poteri decisionali e reso evanescente a causa della disaffezione dei cittadini per la politica. 
Ebbene: nelle prossime settimane le circoscrizioni di Bolzano saranno chiamate a giocare un ruolo chiave a supporto del commissario straordinario Michele Penta nel dispiegare la complessa matassa del PRU di via Alto Adige

Entro questa settimana il commissario straordinario procederà alla pubblicazione sul sito web del Comune dell’intera documentazione relativa al lavoro della conferenza di servizi, riattivata con dal sindaco uscente Spagnolli con il suo ultimo colpo di coda. I cittadini (e soprattutto i numerosi detrattori del progetto Benko) avranno dunque pane per i loro denti. O meglio conosceranno l’identikit aggiornato del ‘nemico’ contro il quale combattere quella che si preannuncia essere l’ultima (e più difficile) battaglia. 

Dopo lo ‘studio’ dei giorni scorsi in comune in queste ore il commissario straordinario, coadiuvato dal segretario generale Antonio Travaglia rientrato dopo un periodo di malattia, sta da una parte predisponendo i passi necessari per la pubblicazione del materiale e dall’altra prendendo contatto con i presidenti delle circoscrizioni per stabilire un calendario di incontri con la cittadinanza, formalmente volti ad illustrare il progetto ma anche - e qui sta il punto - a raccogliere opinioni, umori e soprattutto l'eventuale consenso mi merito al ‘passo’ da compiere. 
L’assemblea informativa è prevista dalla legge urbanistica provinciale, ma la decisione di Penta di fare il giro delle circoscrizioni va al di là di tutto ciò. Pare essere un segno evidente che il commissario straordinario intende in questo modo rispettare l’obbligo (in realtà del consiglio comunale, da lui sostituito) di acquisire i pareri (anche se non vincolanti) delle circoscrizioni. E - attenzione - tutte, e quindi non solo quella direttamente interessata dalla riqualificazione urbanistica. 

La procedura scelta da Michele Penta, di concerto con Travaglia, appare l’articolata risposta da una parte alle forti spinte alla firma dell’accordo di programma che giungono da Provincia ed anche, naturalmente, dal diretto interessato e cioè il magnate austriaco. Dall’altra commissario e segretario generale del Comune si muovono in maniera circospetta perché esistono ancora numerosi dubbi in relazione ad eventuali sentenze che potrebbero giungere in seguito ai numerosi esposti presentati contro il progetto Benko. Per i Comune di Bolzano si tratta, anche e soprattutto, di ‘difendersi’ rispetto al pericolo di dover sborsare milioni per non avere ottemperato in un modo o nell’altro ai suoi ‘doveri’. 

Sulla durata del periodo di consultazioni nei quartieri che dovrebbe precedere l’eventuale firma dell’accordo di programma non vi sono previsioni precise. Si parla in ogni caso di un periodo che va dai 20 ai 45 giorni. Dopo di che in caso di firma dell’accordo di programma (di concerto con la Provincia) scatteranno i 30 giorni previsti per la decisione definitiva ancora una volta comunque affidata a Penta in nome del consiglio provinciale. 

Una cosa è certa, a questo punto: la timeline definita identifica nei previsti incontri pubblici nelle circoscrizioni i contesti in cui il vasto e articolato arcipelago no Benko potrà farsi valere. Partecipando, controbattendo, protestando. 
Questo naturalmente in attesa che Penta indichi anche le modalità della (a questo punto eventuale) consultazione popolare volta a raccogliere quello che al momento appare uno scontato parere positivo da parte della maggioranza dei bolzanini nei confronti del progetto Benko. 

Insomma: la città di Bolzano si muove nelle ‘pieghe’ del suo attuale sistema democratico. Per riuscire a non aggravare la lunga crisi di nervi sui centri commerciali che la attanaglia ormai da anni.