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Bizzo e la convocazione fantasma

Nel caos del PD bolzanino fa discutere l’assenza di Roberto Bizzo alla seduta della commissione legislativa sulla ‘convenzione’. Intanto il tempo stringe, sempre di più.

Con i giorni che passano quella del PD diventa una battaglia sempre più complicata e, in definitiva, fine a sé stessa. L’unica cosa che in teoria interessa veramente ai cittadini, e cioè il progetto politico per il futuro di Bolzano, rimane completamente sullo sfondo. In primo piano c’è solo lo scontro, durissimo, tra le due anime del partito mai pacificare e sempre più vicine a quanto pare allo scontro finale. 

Mentre la decisione sulle eventuali primarie è legata ad una segreteria del partito che - il condizionale è d’obbligo - dovrebbe svolgersi il prossimo venerdì 13, nelle ultime ore lo scontro si è spostato sull’assenza di Bizzo alla cruciale riunione della commissione legislativa della provincia che si sta occupando della bozza della legge che dovrebbe istituire la convenzione sull’autonomia

L’attacco è giunto in questo caso, per dare l’idea ormai del livello dello scontro, nientemeno che dal vicepresidente della provincia Christian Tommasini (“Bizzo doveva esserci, è molto grave che il PD abbia lasciato la sedia vuota in questo momento”). 
La replica di Bizzo non si è fatta attendere (“Non faccio parte della commissione legislativa e noon sono stato convocato”), ma ha innescato un ulteriore dibattito in merito che questa volta ha coinvolto anche altri colleghi in consiglio provinciale.

Riccardo Dello Sbarba ha ricordato di essere andato più volte in commissione quando era presidente del Consiglio Provinciale, per perorare la causa di disegni di legge di cui era firmatario. 
Dal canto suo proprio la presidente della prima commissione legislativa Magdalena Amhof della SVP ha ricordato che “i capigruppo dei partiti (e Bizzo lo è del PD) vengono sempre convocati per conoscenza alle riunioni delle commissioni”. 
Fatto immediatamente confermato a Salto.bz anche dal direttore dell’Ufficio affari legislativi e legali del Consiglio Provinciale Dieter Obexer.

Al di là della ‘convocazione fantasma’ la tensione nel PD bolzanino è ai massimi livelli. Con la maggioranza del partito orientata a non celebrare le primarie, ma nella consapevolezza che una decisione in merito potrebbe poi essere ribaltata regolamento alla mano da Bizzo, che in queste cose ha acquisito ormai una certa esperienza. 

Intanto in completa segretezza, il partito sta conducendo le sue consultazioni nell’ottica della ‘coalizione’ da mettere in piedi, anche se ormai quasi fuori tempo massimo. Non solo per le eventuali primarie ma anche e naturalmente in vista di nuovi (?) equilibri in comune a Bolzano. 

I cittadini stanno a guardare ma sono in molti a giurare in questi giorni che un unico partito stia man mano e direttamente approfittando della situazione. Quello dell’astensionismo.