Nel 2015 Stefano Grando era stato anche condannato all’interdizione dai pubblici uffici oltre al licenziamento dall’Istituto di Edilizia Agevolata. L’accusa era stata quella di aver incassato tangenti in cambio dell’assegnazione di lavori. Ma la Corte d’Appello di Bolzano ieri ha annullato il processo ravvisando un difetto procedurale. Si tratterebbe in sostanza di un cavillo: una notifica indirizzata a Grando non sarebbe stata firmata dallo stesso destinatario. 

Il procedimento ora ritorna ai blocchi di partenza e cioè al giudice per le indagini preliminari ma a questo punto è molto probabile che le accuse cadano in prescrizione. 

Il presidente dell’Ipes Heiner Schweigkofler commentando l’accaduto si è detto cauto sul possibile reintegro del funzionario. L’ente attende il deposito della sentenza ma in ogni caso assicura che si atterrà alle indicazioni di legge.