"Perso un quinto del sussidio casa"
Il contributo alla casa può trasformarsi in un'odissea: tra la presentazione della domanda di sussidio abitativo e la loro erogazione passano in media tre anni. Un bel problema per i richiedenti, questa lunga attesa, considerato il forte aumento dei tassi di interesse. "Una persona sola che ha diritto all'importo massimo di 29.250 euro di contributo provinciale perde oltre 5.200 euro di contributo con un interesse del 6%" spiega il Team K, che chiede alla Giunta provinciale di adottare "misure immediate per intervenire sui lunghi tempi di attesa nell'elaborazione delle domande, sui costi aggiuntivi sostenuti dai richiedenti a causa dei tempi di attesa e di adeguare i contributi provinciali all'inflazione corrente".
La trappola degli interessi
“Nell'agosto del 2022, in risposta a un’interrogazione, è emerso che solo 97 delle 1.444 domande per il 2021 erano in fase di elaborazione. Delle 649 domande presentate nel 2022, di nemmeno una era stato completato l’iter e non sembra esserci alcuna speranza di veder migliorare le cose. L'attesa ha anche dei costi economici", sottolinea la consigliera provinciale Maria Elisabeth Rieder, che prosegue: "Il contributo provinciale viene solitamente prefinanziato da una banca attraverso un fido, ma questo ha un costo. Calcolando un tasso di interesse di circa il 6%, i richiedenti perdono in tre anni almeno il 18% del contributo provinciale. I cittadini si trovano a pagare a causa dei ritardi della Provincia", sostiene il Team K.
Ulteriori costi aggiuntivi vi sono poi "a causa della nuova normativa sulla registrazione del vincolo sociale nel registro fondiario", che ora deve essere effettuata da un notaio con l'introduzione della nuova legge sull’edilizia abitativa. "Ciò comporta un costo di circa mille euro, poiché gli onorari del notaio si aggiungono ai costi fissi. Tutto questo in tempi di stipendi stagnanti, e aumento del costo della vita. Anche 'ammontare dei contributi per l'edilizia agevolata sono rimasti invariati da oltre dieci anni. È urgente intervenire, altrimenti la classe media non sarà più in grado di permettersi una casa, con i giovani che stenteranno a rendersi indipendenti e le famiglie a rimborsare i mutui contratti", conclude Rieder.
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