Make a Movi.e!
Make a Movi.e! è il nome del progetto Erasmus+ che vede protagonista l’associazione La Strada – der Weg e, in particolare, il centro giovani di Bolzano Villa delle Rose e Proyecto Kieu, un’organizzazione non governativa della cittadina Cedillo del Condado, nel cuore della Spagna. In un’ottica di scambio interculturale, pensato per giovani tra i 14 e i 18 anni d’età, i giovani di Villa delle Rose partiranno alla volta della cittadina della Castiglia per incontrare l'associazione che, dal 2007, si occupa, attraverso formazioni e volontariato internazionale, di promuovere lo sviluppo del territorio tramite attività e progetti di comunità giovanili. Le attività di Proyecto Kieu si basano soprattutto sulla cura dell’essere umano, dell’ambiente e la parità di genere. Un lavoro quotidiano che si concretizza attraverso l’arte, la cultura e la comunicazione.
Daniel Valentini, educatore di Villa delle Rose, e Sarah Sartoretto, volontaria di servizio civile presso l’associazione La Strada – der Weg, raccontano il loro incontro con i nuovi partner castigliani e di come è nato il progetto Make a Movi.e!
Quello che andremo a fare, tra le altre attività, sarà infatti un documentario per raccontare la nostra esperienza e la realtà locale spagnola
“Io e Sarah siamo stati a Cedillo del Condado proprio la settimana scorsa, dal 3 al 5 maggio - ha spiegato Valentini -. Abbiamo avuto l’opportunità di andare in avanscoperta e conoscere il territorio e i nostri partener di progetto, prima della settimana che passeremo lì, quest’estate, con i ragazzi che parteciperanno al progetto. Make a Movi-e - spiega l'educatore - è un simpatico gioco di parole per dire make a move, muoversi, e make a movie, ovvero realizzare un filmato. Quello che andremo a fare, tra le altre attività, sarà infatti un documentario per raccontare la nostra esperienza e la realtà locale spagnola, con l'obiettivo di mettere in luce la creatività dei partecipanti. Questo progetto - continua Valentini - nasce proprio a Bolzano, a Villa delle Rose. Nel 2019, Ismael, un ragazzo spagnolo di Cedillo del Condado, volontario di ESC (Corpo di Solidarietà Europeo, ndr) aveva proposto uno scambio tra le due realtà. L’ufficio progettazione dell’associazione l’ha accolto a braccia aperte e quindi è iniziato l’iter per portarlo realizzare. Dopo un temporaneo blocco dovuto alla pandemia, finalmente quest’anno riusciremo a portare a termine il progetto”.
Daniel e Silvia stanno organizzando il nostro soggiorno lì, quindi ci lasceremo sorprendere
Anche dalla Spagna, un gruppo di dodici giovani verranno a conoscere Bolzano dal 18 al 24 luglio, motivo per cui gli educatori di Proyecto Kieu si trovano proprio in questi giorni a esplorare il capoluogo altoatesino. “Abbiamo conosciuto Daniel e Silvia, che ci hanno accolto a Cedillo e che staranno con noi in questi giorni - spiega Sarah Sartoretto -. Sono stati molto simpatici e accoglienti ma soprattutto erano molto preparati sulla storia del loro territorio. Ci hanno fatto scoprire i paesini circostanti, Yuncos, Illescas e Numancia de la Sagra, e ne hanno raccontato la storia, che si è intrecciata anche a quella della guerra civile spagnola, combattuta proprio tra quelle cittadine che si trovano a metà strada tra Madrid e Toledo. Daniel e Silvia stanno organizzando il nostro soggiorno lì, quindi ci lasceremo sorprendere. Per ora - rivela Sartoretto - sappiamo che saremo ospitati in famiglie del luogo ma anche noi stiamo preparando il loro arrivo. Con i ragazzi che partiranno ci incontriamo una volta alla settimana sia per organizzare le attività che per iniziare a conoscere un po’ la Spagna - continua la volontaria -. Insieme ai giovani di Proyecto Kieu, quando saranno qui, vorremmo simulare il funzionamento di piccola associazione: incontreremo esperti, ad esempio nel campo della comunicazione, e conosceremo persone del settore, per poi fare un lavoro didattico su come viene organizzata un’associazione non governativa".
Stiamo anche organizzando le gite per far conoscere ai nostri ospiti il territorio", commenta ancora Valentini che conclude: “Speriamo sia formativo, divertente ed educativo. Soprattutto speriamo di costruire qualcosa di utile alla crescita. Sarà sicuramente una bella avventura”.