Society | Volontariato

Mentore, un adulto per amico

Un'ora a settimana da trascorrere giocando e parlando con ragazzi delle scuole elementari e medie. Richieste in crescita da parte delle scuole.
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Foto: www.fovoltn.it

Mentore è, secondo definizione, un "consigliere saggio e fidato", che accompagna un Telemaco fra le insidie della vita. Terminato l'anno scolastico si sono conclusi anche i miei primi sei mesi d'esperienza come mentore, dopo che avevo notato sui social media la pubblicità di questa iniziativa da parte della Fondazione trentina per il volontariato sociale. Dopo un breve incontro di formazione ed un colloquio psicologico viene effettuato l'incrocio con il/la Telemaco più vicina alle proprie inclinazioni.

L'originale nel programma è il fatto che il mentore non è insegnante, non è educatore, non è genitore, non è un professionista dedicato (come psicologi o assistenti sociali). Sviluppa semplicemente una relazione libera con i ragazzi, non giudicando e sapendo il meno possibile della situazione che c'è dietro a quella persona. Un approccio che è stato lanciato dalla Società Umanitaria di Milano, che oggi coinvolge 35 mentori in Trentino, 120 a Milano e tanti altri in molte città italiane.

Le scuole contattano, nel caso trentino, la Fondazione trentina per il volontariato sociale e viene siglato un accordo con l'istituto. I ragazzi individuati possono assentarsi dalle lezioni per un'ora e svolgere diverse attività con i mentori. Nel mio caso tante sfide a calcio, calcio balilla, tennistavolo, basket, mikado ed una storia a fumetti che magari andrà avanti nel prossimo anno scolastico. Fra qualche giorno avrò un incontro con la coordinatrice della classe del mio telemaco, per capire come è andato quest'anno e cosa si potrà fare di meglio in futuro. I ragazzi che vengono segnalati vivono situazioni delle più disparate: difficoltà di integrazione a scuola, problemi di famiglie alle spalle che si sfasciano, momenti di difficoltà nella crescita. E l'ora in libertà ogni settimana sembra far bene ai ragazzi, tanto che le richieste delle scuole sono in aumento.

Ogni mese i mentori svolgono con la supervisione psicologica un momento di confronto nel quale si esprimono dubbi, conquiste, perplessità, racconti di come si vive la relazione mentore-telemaco. Ogni mentore tiene un "diario di bordo" sul quale annota le proprie esperienze. Mercoledì 8 giugno 2022 alla sala della Fondazione Caritro in via Calepina a Trento si è svolto l'incontro finale dell'anno scolastico 2021-2022, con un intervento sul tema "Il bambino in filigrana" da parte della psicologa Martina Segatta. Un excursus per non addetti ai lavori su due sigle ben conosciute all'interno dell'ambiente scolastico: Dsa, disturbi specifici dell'apprendimento e Adhd, disturbo da deficit di attenzione iperattività. All'incontro sono intervenuti anche Milena Polidoro, presidente di Umanitaria, Patrizia Strosio, segretaria generale della Fondazione trentina per il volontariato sociale, la psicologa e psicoterapeuta Sandra Decarli, il consigliere d'amministrazione della Fondazione volontariato sociale Onorio Clauser.