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Schwazer: oggi l'impugnazione della sospensione

Intanto l’allenatore dell’atleta Donati parla a Repubblica di “rappresaglia per aver denunciato il doping russo”.

Verrà consegnato stamattina (11 luglio) il provvedimento di impugnazione della sospensione decisa dalla Federazione internazionale di atletica leggera (Iaaf) nei confronti del marciatore altoatesino Alex Schwazer a causa della presenza confermata di testosterone sintetico nelle sue urine.
Gerhard Brandstätter - avvocato difensore di Schwazer - ha dichiarato che nelle “nei controlli eseguiti da Alex non c’è nulla di irregolare e non esiste un disegno di doping da parte sua”.
Il legale dell’atleta della val Ridanna afferma di avere ulteriori documenti redatti da parte di esperti che confermerebbero il fatto che l’incriminato valore registrato a gennaio sarebbe stato “originato dall’esterno”.

Nel frattempo oggi su Repubblica l’allenatore di Schwazer Sandro Donati parla di “mafia” e del “rapporto di corruttela reciproco” che a suo avviso collegherebbe alcuni dirigenti della Federazione internazionale di atletica leggera e le autorità sportive russe. Secondo Donati quanto accaduto ad inizio di gennaio sbarre una “rappresaglia” rispetto alla decisione da parte di Alex Schwazer di “accusare gli atleti russi di doping”.

Nel corso dell’intervista Donati arriva a dire di temere per la sua vita e per quella dei suoi cari, e di “vivere nel terrore”. E ancora: “Non mi sono piegato ed ecco perché adesso temo il peggio. Già la mia carriera di allenatore è stata stroncata 29 anni fa quando feci le prime denunce sul doping, ma oggi le contiguità fra alcune istituzioni sportive e ambienti malavitosi sono ricorrenti e dimostrabili”. Nel contempo attestati di solidarietà nei confronti del marciatore giungono dai social network, su Facebook è particolarmente attiva la pagina #IostoconAlex che conta, finora, quasi 2000 iscritti.


              Schwazer ringrazia i suoi sostenitori. Foto: Facebook/#IostoconAlex