Il miracolo dell'accoglienza
“Confiteor Deo omnipotenti et vobis, fratres, quia peccavi nimis cogitatione, verbo, opere, et omissione mea culpa, mea culpa, mea maxima culpa”. Chissà se Christian Bianchi e Giorgio Holzmann l'hanno almeno pensato, il Confiteor, ossia la preghiera penitenziale della celebrazione eucaristica in rito romano, incontrando (ieri 10 agosto) il Cardinale di Napoli Crescenzio Sepe al santuario della Madonna di Pietralba (Nova Ponente), dove l'alto prelato da anni trascorre un breve periodo di vacanza.
Le cronache riportano vaghi cenni ad istituzioni che siano messe “al servizio dei cittadini” e a “comunità” che dovrebbero vedere in quelle stesse istituzioni la propria “cassa di risonanza”. Con una formula appena più estesa: “in un momento storico in cui la comunità rischia di soccombere alla generale vaporizzazione dei legami, si tratta di rafforzare una politica partecipata e concreta, che, a partire dall’analisi della qualità di vita dei singoli territori, veda la partecipazione corale di cittadini, tecnici e amministratori nella ricerca di risposte alle criticità oggi emergenti”.
Sulle “criticità oggi emergenti”, peraltro, proprio il Cardinale Sepe avrebbe potuto sicuramente illustrare ai suoi due ospiti tutte le sfumature in questi giorni purtroppo abolite per tinteggiare un quadro in bianco e nero non molto prossimo ai valori evangelici. Di lui infatti si ricordano frasi come queste: “Nell'anno del Giubileo della Misericordia e sulla spinta delle continue, premurose sollecitazioni di Papa Francesco, che invita tutti a dare testimonianza dei sentimenti di appartenenza alla stessa comunità umana, come Vescovi della Campania e a nome della Chiesa cattolica locale sentiamo il dovere, civico e morale, di fare ogni ulteriore sforzo per accogliere e assistere i tanti naufraghi destinati a Napoli e alla Campania”.
Certo, Laives e Bolzano non sono in Campania e magari in base all'analisi “della qualità di vita” dei nostri territori il confronto con Napoli avrà suggerito misure di accoglienza molto più caute. Se però dall'incontro con il Cardinale i nostri due politici avranno tratto ugualmente spunti per ripensarci, o almeno qualche flebile istanza di liquefazione cardiaca dell'organo apparentemente così indurito, annunceremo il miracolo da attribuire, in questo caso, all'intercessione benedetta di San Gennaro.