“Dichiarazioni inopportune”
L’Associazione Nazionale Magistrati del Trentino Alto Adige prende le distanze “in maniera pacata ma ferma” da Viviana Del Tedesco, procuratrice reggente della Procura della Repubblica di Rovereto, che nei giorni scorsi ha rilasciato un’intervista al quotidiano La Verità, diventata virale, in merito all’omicidio dello scorso 5 agosto avvenuto nella città della Quercia, per il quale risulta indagato Nweke Chukwuka, attualmente in regime di custodia cautelare.
Stando alle dichiarazioni riportate, la procuratrice ha spiegato che l’uomo non aveva precedenti così gravi da giustificarne l’espulsione e che le misure alternative a cui era stato sottoposto erano previste e venivano rispettate.
Nel farlo, Del Tedesco ha tuttavia utilizzato una serie di espressioni che hanno scatenato diverse polemiche, alimentate soprattutto dai quotidiani nazionali e da politici di spicco, che in breve tempo si sono trasformate in richieste di intervento da parte del Ministero della Giustizia e di espulsione della stessa procuratrice dalla Magistratura. Il Consiglio Superiore della Magistratura, secondo quanto riporta il Corriere della Sera, aprirà un’indagine.
Dichiarazioni che, l’Associazione Magistrati, ha definito “discutibili e inopportune sia nel contenuto sia nel tenore delle espressioni adoperate”.
In attesa di chiarimenti della diretta interessata, l’Anm ricorda la necessità di mantenere nei limiti di continenze e pertinenza i rapporti tra magistratura e organi di stampa, fornendo informazioni esclusivamente di rilevanza pubblica dei fatti e non rilasciando dichiarazioni personali.
“Non sembra che, nelle dichiarazioni che le sono attribuite, la dottoressa Del Tedesco abbia fatto un uso accorto del potere di conferire con gli organi di stampa, se è vero che sono state riportate espressioni che palesemente esondano dagli argini che la pendenza di un procedimento penale, per giunta, ancora in fase di indagini preliminari, imponeva di rispettare – è la nota dell’Anm –. Esprimere, con profluvio di affermazioni discutibili nel contenuto e stravaganti nello stile, la propria opinione sulla persona dell’indagato e sul contesto nel quale è maturato il delitto, divagando anche con argomentazioni non pertinenti, rischia di compromettere la serietà del lavoro degli inquirenti e dello stesso Ufficio di Procura, oltre che fornire una rappresentazione della magistratura, anche di questo distretto, assolutamente non aderente alla realtà, fatta di magistrati operosi e riservati, la cui reputazione – conclude la nota – questa Giunta intende tutelare”.
Non una parola di umile scusa
Non una parola di umile scusa nei confronti dei parenti della vittima.
Solo tecnicismi giudirdici.
Povera Magistratura!
Dies entblößt die Ineffizienz
Dies entblößt die Ineffizienz des Systems. Poveri noi.
Mi chiedo alcune cose, tra
Mi chiedo alcune cose, tra cui, se è vero, che queste frasi siano state prese nel corso di un colloquio telefonico e non un'intervista formale. Se, se il magistrato fosse stato un uomo, ci sarebbe stata la stessa reazione all'espressione "fisico eccezionale". Se, oltre all'ennesima fiaccolata in nome dell'inesistente "sorellanza" finalmente ci si deciderà a fare qualcosa di concreto in modo che le infinite archiviazioni di denunce per stalking e violenza vengano riviste e prese sul serio. Se, insomma, invece di trovare capri espiatori si affrontasse una volta per tutte il problema del disagio psichico e dell'aiuto vero alle persone, donne soprattutto,e famiglie, in difficoltà.