Record assoluto per l'export dell'Alto Adige
Sempre più richiesti prodotti e servizi sudtirolesi all'estero. L'export è cresciuto nel secondo trimestre del 2015, secondo i dati resi noti dall'Astat, del 7,8% rispetto al secondo trimestre 2014. Si sono svuotati bene i magazzini dei prodotti agricoli, con un +21,1%. Settore più in crisi invece è quello dei trasporti, che fa registrare un -0,9%.
In valori assoluti il secondo trimestre 2015 ha fatto registrare il record di esportazioni, per un valore di 1miliardo 70milioni 900mila euro. Per il terzo trimestre consecutivo si supera il miliardo di prodotti e servizi all'estero.
Destinazioni
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Le esportazioni verso gli stati dell’Unione Europea salgono dell'8,1% rispetto ad aprile-giugno 2014. Significativo l’aumento delle esportazioni verso la Germania (+8,8%), nonché gli incrementi dei flussi verso Svezia (+75,8%), Repubblica Ceca (+23,5%), Belgio (+20,5%), Polonia (+13,5%) e Paesi Bassi (+9,5%). Cala l'export verso Austria (-3,7%), Ungheria (-10,1%) e Francia (-3,7%).
Si aprono anche i mercati dell'est europeo, anche se i flussi in termini assoluti non sono così rilevanti: Bulgaria (+132,5%), Estonia (+128,9%), Lettonia (+106,9%) e Slovacchia (+89,0%).
Fuori dall'Europa si fa sentire l'embargo con la Russia (-71,2%), calano le merci in direzione Svizzera (-4,8%). Spingono forte invece i paesi extraeuropei (+17,9%): Africa (+43,2%), Oceania e altri territori (+24,3%) ed Asia (+23,5%). Solo l’export verso l’America fa segnare una crescita contenuta (+1,2%).
Merceologia
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Con la cultura si mangia, eccome. Infatti il risultato migliore in percentuale di crescita tra le classi di export è il +25,6% dei prodotti delle attività artistiche, di intrattenimento e divertimento.
Crescono tutti i quattro settori più rilevanti per l'economia sudtirolese: agricoltura e silvicoltura (+21,1%), prodotti alimentari, bevande e tabacco (+7,9%), metalli di base e prodotti in metallo (+6,6%), macchinari e apparecchi (+4,6%). Decremento per i mezzi di trasporto (-0,9%), mentre fanno registrare cali maggiori gli articoli farmaceutici e chimico-medicinali (-45%), sostanze e prodotti chimici (-13,8%), prodotti dell'estrazione di minerali da cave e miniere (-9,1%).
Dati e grafici sono tratti dallo studio Astat info 53, settembre 2015.